Pesaro

Stati generali dell’artigianato a Carpegna: «Il comparto sarà il motore di rilancio delle Marche»

L'assessore regionale Carloni: «Le nostre eccellenze pronte a posizionarsi sui mercati ad alto valore aggiunto. Ecco la sfida»

Il presidente della Regione Acquaroli con il sottosegretario Nisini

CARPEGNA – L’artigianato come motore di rilancio della regione Marche, nella consapevolezza che l’eccellenza e il made in Italy potranno guidare la transizione e trovare posto nei mercati globali.

Dopo l’approvazione della legge sull’artigianato nel corso dell’ultima assemblea legislativa, a Carpegna la prima edizione degli Stati Generali dell’Artigianato Marchigiano, organizzato dall’assessorato regionale in programma venerdì 30 luglio. Insieme all’evento “Eccellenze a Palazzo”, prima edizione della mostra mercato dell’artigianato artistico delle Marche (30 e 31 luglio e 1 agosto) contribuiranno a dare un segnale di ripartenza a tutto il sistema economico marchigiano.

Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche è intervenuto sottolineando che «l’artigianato è il tema centrale per la strategia di rilancio del territorio. Nei borghi e nei centri storici c’è il saper fare dei marchigiani che hanno scritto la storia. Con la globalizzazione e le tecnologie è difficile poter competere per le piccole aziende con le grandi multinazionali e organizzazioni commerciali. Però non ci possono copiare questi paesaggi e le nostre capacità di saper fare. L’artigianato rappresenta il passato e il futuro, qualcosa che ci viene invidiato ma va contestualizzato in una logica e in un circuito che esalta quello che siamo e che quindi diventa una opportunità. Una filiera che va sostenuta nell’organizzazione, digitalizzazione e nella sfida di restare connessi con il mondo. Dobbiamo difendere allora la nostra unicità, quella della Regione Marche. Ma dobbiamo farlo unendo i nostri territori, superando i campanili».

Tiziana Nisini, sottosegretario al Lavoro ha evidenziato che «L’artigianato è un tratto distintivo dell’economia del paese, è la nostra storia, rappresenta le nostre tradizioni. Bisogna pensare alla valorizzazione e sviluppo di questo comparto. Le Marche sono un concentrato di tradizione, va quindi portato avanti un lavoro di sinergia in cui servono politiche attive di formazione, sostenere le aziende in difficoltà e il cambio generazionale».

Mirco Carloni, vicepresidente Regione Marche, promotore dell’evento, ha spiegato: «Gli stati generali ci aiutano a capire i fondamentali di questo settore, perché è trasversale: attraversa la moda, le costruzioni, i servizi. Per rilanciare il comparto bisogna puntare sull’innovazione e la digitalizzazione per poter vendere i prodotti nel mercato ad alto valore aggiunto. Ed è un settore che ha bisogno di credito. Ma c’è un dato da tenere presente. La regione Marche ha il 31% di imprese artigiane rispetto al totale, la prima in Italia che ha una media del 24%. E assorbe il 52% degli occupati. Il dato che ci preoccupa è che abbiamo il peggior tasso di mortalità delle imprese artigiane rispetto alla media nazionale. Dobbiamo capire il perché di queste chiusure e mettere in campo politiche anticicliche per fermare il declino. Questa è la sfida, avere una dimensione internazionale, innovativa e digitale. Abbiamo incontrato Amazon e Alibaba, pronti a lanciare i nostri prodotti nei mercati globali».  

L’intervento dell’assessore Carloni

Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche ha detto: «Siamo qui per una campagna di ascolto per far nascere politiche pubbliche partendo dai bisogni di chi opera sul territorio e fa impresa. Abbiamo tante risorse che devono finire sul tessuto economico e contribuire al cambiamento, l’artigianato ha col territorio un rapporto in simbiosi, soprattutto nelle Marche per la piccola dimensione delle comunità locali. Le imprese devono crescere dimensionalmente, nelle competenze e conoscenze. Dobbiamo puntare sul made in Italy soprattutto dopo la pandemia. Il copia e incolla di quello che c’era prima non basta, ci sono risorse per il cambiamento. Digitale e 4.0 non sono il diavolo nell’artigianato, non è un caso che le risorse della Camera di commercio vadano in questa direzione. L’artigianato non finirà sotto la spinta della globalizzazione, al contrario è vivo perché servono eccellenza, bellezza e qualità contro il degrado».

L’intervento di Gino Sabatini, presidente camera di commercio delle Marche

Tommaso Ricciardi, prefetto di Pesaro e Urbino ha portato i saluti: «Gli stati generali dell’artigianato ci dicono che riprende un indotto economico significativo, il cuore pulsante di un territorio così laborioso. Ci auguriamo che sia una ripartenza definitiva».

Giuseppe Paolini, presidente della Provincia di Pesaro e Urbino ha sottolineato: «Si tratta di un tema cruciale perché l’artigianato rappresenta nelle Marche il 30% delle imprese. Un patrimonio di talenti, capacità imprenditoriali e saperi che va sostenuto. Il futuro è tra gli altri settori nell’agroalimentare e nelle eccellenze del territorio. A partire dai grandi personaggi delle Marche come Raffaello, Pergolesi, Leopardi possiamo vendere il nostro prodotto».

Il sindaco di Carpegna Mirco Ruggeri, padrone di casa ha evidenziato: «Siamo un paese di confine con la Romagna e la Toscana, siamo capitale per tre giorni dell’artigianato. Questo denota un’attenzione della Regione per le aree interne».

Poi i talk con le associazioni di categoria sul ruolo dell’artigianato nella regione, sul ruolo del credito e un focus sul capitolo di legge dedicato alla scuola dei maestri artigiani.

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