Sponsorizzazioni, «Sindaco Pesaro che idea ha?»
Pesaro

Sponsorizzazioni, Andreolli: «Il sindaco di Pesaro che idea ha di sport e imprenditori?»

Il consigliere Lega: «Il maldestro dietrofront di Biancani offende chi investe sullo sport. Frasi gravi relative al Comune»

Dario Andreolli, Capogruppo Lega Pesaro
Dario Andreolli, Capogruppo Lega Pesaro

PESARO – Sport, sponsorizzazioni e polemica che triangola dalle dichiarazioni del presidente della Vis Pesaro Bosco, la replica del sindaco Andrea Biancani e il centrodestra che ha gettato benzina sul fuoco con il consigliere regionale Fdi Nicola Baiocchi.

Sul caso interviene Dario Andreolli, consigliere Lega: «Il sindaco Biancani toppa clamorosamente, e poi tenta un maldestro dietrofront che peggiora la situazione. La sua risposta sul tema delle sponsorizzazioni alle società sportive lascia preoccupati e sgomenti non solo i cittadini, ma anche tanti imprenditori che da anni sostengono, con passione e risorse proprie, lo sport pesarese. E se oggi si sentono offesi ne hanno pienamente ragione. Il Sindaco è arrivato a dire che “nessuno fa niente per niente”, riferendosi ai rapporti tra Comune e aziende. Un’affermazione grave, che lascia intendere che chi sponsorizza iniziative sportive o culturali lo faccia solo per tornaconto personale»

«A parte che questa generalizzazione mina la credibilità del tessuto imprenditoriale locale e trascina con se anche le scelte del passato, come quelle di tanti imprenditori che, da pesaresi autentici, hanno dato lustro alla città, regalato scudetti e momenti storici investendo tempo, energie e capitali, oggi ci chiediamo: ma se questa è la considerazione del sindaco, chi dovrebbe ancora avere voglia di investire a Pesaro? Biancani non può lanciare il sasso e poi ritirare la mano, spaventato dalle reazioni del suo partito. La prima versione era molto più chiara e logica – e probabilmente sincera.  Il problema non è il chiarimento, il problema è che il chiarimento è peggiore della dichiarazione iniziale. E lascia scoperta la vera fragilità di questa amministrazione: l’incapacità di assumersi la responsabilità di ciò che dice e di ciò che fa.  E se davvero ritiene che “nessuno faccia niente per niente”, forse dovrebbe puntare il dito prima dentro al Palazzo che governa».