Pesaro

Spese fisse e cartelle esattoriali, la Cna Pesaro: «Serve una tregua, in troppi chiudono»

L'associazione commenta il rinvio della scadenza per la rottamazione: «Sia disposta una sospensione lunga e una rateizzazione»

PESARO – Imprese, negozi, bar, ristoranti chiudono a causa della pandemia. Pochi clienti ma anche un altro problema: le spese fisse, tasse e cartelle esattoriali. A poche ore dal versamento delle rate 2020 della rottamazione ter e del saldo e stralcio delle cartelle sotto i 5.000 euro, nonché della prima rata 2021 della rottamazione-ter, è intervenuto il Ministero dell’Economia e delle finanze.

Con un comunicato, infatti, il Mef ha anticipato l’emanazione di un prossimo provvedimento che rinvia il termine del 1° marzo per il pagamento delle rate della rottamazione-ter.

Tale termine riguarda le rate del 2020 ancora non versate a cui si aggiunge la prima rata dell’anno in corso, cioè del 2021, per chi ha aderito alla definizione agevolata.

Il comunicato del MEF non fissa il nuovo termine di versamento, ma garantisce la non applicazione di sanzioni per i circa 1,2 milioni di contribuenti per i versamenti effettuati nei limiti del differimento che sarà disposto dall’emanando decreto.

«Auspichiamo – dice il segretario della Cna di Pesaro e Urbino, Moreno Bordoni – che il nuovo termine di versamento conceda una tregua ai contribuenti in linea con i tempi di evoluzione dell’emergenza per dare respiro alle imprese che si dibattono nelle persistenti difficoltà finanziarie. La Cna si aspetta altresì che, al termine del periodo di sospensione, sia disposta la possibilità di rateizzare le somme da versare per mettere le imprese nelle condizioni di adempiere».

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