Pesaro

Pesaro, sistemazione dei sampietrini in Piazza del Popolo. Pozzi: «Operazioni dal 5 settembre» 

L'intervento si sviluppa in due fasi per evitare disagi e chiusure. L'assessore al Fare: «Ci permetterà di restituire il pieno splendore della piazza»

La prefettura di Pesaro

PESARO – Ultimi dettagli prima del via ai lavori di straordinaria manutenzione di piazza del Popolo. A snocciolarli ai titolari dei negozi dell’area è stato Riccardo Pozzi, assessore al Fare che ha presentato gli step del cantiere che interesserà il cuore della città a partire dai primi giorni di settembre. 

«Subito dopo la chiusura de La 1/2 Notte Bianca dei Bambini – sottolinea – inizieremo questo importante intervento che ci permetterà di restituire il pieno splendore della piazza, anche in vista degli intensi mesi da Capitale italiana della cultura 2024 che ci aspettano. Dopo gli appuntamenti che abbiamo già svolto insieme alle istituzioni con sede nella piazza – come Questura e Prefettura – oggi abbiamo presentato il cronoprogramma ai titolari delle attività. È un percorso di condivisione che abbiamo voluto per garantire la fruibilità della zona, in particolare il passaggio dei mezzi delle forze dell’ordine, limitare i disagi, informare gli interessati».  

Per i lavori, l’amministrazione ha previsto un calendario a tre tappe: «La prima, dal 5 settembre, riguarda la rimozione dei sampietrini, la sistemazione del manto e il riposizionamento dei sampietrini in una delle due metà della piazza, quelle che va dalla fontana al municipio». Lo stesso procedimento, sarà utilizzato per l’altra metà della piazza, interessata dalle operazioni nel secondo step previsto per ottobre. In entrambi i casi sono previsti anche gli interventi, da parte di Marche Multiservizi, di riqualificazione della rete di sottoservizi. La terza tappa sarà nella fascia laterale della piazza che “corre” davanti alla sede del Comune.  

«Il calendario che abbiamo previsto garantirà la fruizione della zona e lo svolgersi lineare dei lavori a cui daremo il via dopo un’attenta fase di concertazione e analisi di archeologia preventiva che ha coinvolto anche la Sovrintendenza» ha concluso Pozzi nel ricordare le indagini georadar svolte in primavera grazie alla collaborazione stretta dal Comune anche con il CNR, Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale e Università degli Studi di Urbino. 

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