Pesaro

Sicurezza, Redaelli e Gambini: «L’Unione Pian del Bruscolo ha bloccato 370 mila euro per la videosorveglianza»

I consiglieri di centrodestra. «In due anni non si è riusciti ad effettuare un bando di gara e aggiudicare i servizi. Gestione fallimentare».

Videocamere di sorveglianza

PESARO – Il Consiglio dell’Unione dei comuni di Pian del Bruscolo ha avallato «l’ennesimo flop riguardo la gestione dei servizi sulla sicurezza».

A dirlo sono i consiglieri di Centrodestra Michele Redaelli ed Emanuele Gambini. «È stata discussa la variazione al bilancio previsionale in cui le spese previste per la videosorveglianza (370 mila euro) vengono di fatto rimandate all’anno prossimo. Con il nostro voto contrario abbiamo voluto evidenziare tutto il nostro disappunto. Dal 2021 questa somma rimane bloccata e non utilizzata a causa di troppi passaggi a vuoto politici ed amministrativi. Non è possibile che in due anni non si sia riusciti ad effettuare un bando di gara e aggiudicare i servizi. Stiamo parlando delle spese di investimento per il miglioramento dell’impianto di videosorveglianza e dell’impianto radio. Un tema importante che andrebbe affrontato in modo serio».

Per i consiglieri «l’aggravante è che una cospicua somma è rimasta bloccata ed inutilizzata. 370 mila euro non sono per niente pochi, soprattutto se paragonati con il bilancio dell’Unione e dei Comuni che ne fanno parte, ma ancora di più se contestualizzati nella complessa situazione economico finanziaria di questi mesi.

Purtroppo sulla sicurezza l’Unione dei Comuni sta portando molte inefficienze. In questi anni ci sono state anche grosse difficoltà nell’assunzione del personale per allargare le file della polizia municipale. Anche in quel caso, le cifre erano stanziate a bilancio e le procedure avviate, ma diversi intoppi hanno portato a tanti nulla di fatto. Anche su questo fronte la situazione resta critica».

I consiglieri di centrodestra Michele Redaelli ed Emanuele Gambini concludono: «l’Unione dovrebbe portare efficienza gestionale e miglioramento dei servizi per i cittadini, ma questa gestione la sta portando nella direzione opposta».

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