Pesaro

Sicurezza Pesaro, Frega (Silp Cgil): «Sesto posto nella classifica nazionale, siamo una terra sana»

Il sindacato di Polizia: «Realtà cittadina viene alterata ed enfatizzata dallo spaccio al Miralfiore. Polemiche inutili»

PESARO – Classifica della Qualità della vita, Pesaro al 6º posto nella sicurezza e nella giustizia.

Una posizione che stimola l’analisi di Pierpaolo Frega, segretario Silp Cgil: «Basterebbe questa collocazione desunta dalla statistica annuale del Sole 24 ore, abbinarla al +4 rispetto alla posizione dell’anno scorso, per comprendere come la nostra provincia sia ancora una terra sana, in cui vivere, crescere, lavorare ed investire. Ovvio, per chi troverà modo di polemizzare comunque, bisogna ricordare che l’isola felice, in senso assoluto fa parte del mondo dei sogni, ma serve per fargli capire che è meglio vivere qui che in altre realtà anche da nomi altisonanti e blasonati, ma che la guardia non va abbassata, mai».

Frega lancia un messaggio ai «soliti criticoni, che sostengono che le statistiche non sono reali, non denunciando più i cittadini i reati, in quanto disillusi e rassegnati. Secondo i critici le denunce sono molte di più, rispetto agli anni passati, ma tolti i furti delle biciclette, che sono sempre esponenziali dall’invenzione della ruota, la criminalità si è spostata in larga parte nell’on line, con truffe sempre più raffinate e di difficile gestione. Ma nonostante tutto la percezione della sicurezza non aumenta, in quanto la realtà cittadina viene alterata ed enfatizzata, spesso ad arte, dal fenomeno dello spaccio intorno al parco Miralfiore, dei tossicodipendenti che gravitano in zona stazione. Sicuramente un problema ma non tale da condizionare la sicurezza e la legalità».

Il sindacato di Polizia chiude: «Scalare di ulteriori 4 posizioni a livello nazionale per sicurezza e giustizia è invece, il giusto riconoscimento che va tributato a donne e uomini delle forze dell’ordine, che quotidianamente svolgono la loro missione, non senza difficoltà, non senza amarezze. Una riforma della giustizia (Cartabia), politiche sull’immigrazione sempre più ingarbugliate, complicano a dismisura le più banali attività. Sarà normale accompagnare, con due poliziotti (sottratti alle loro mansioni), da Pesaro in Sardegna, un cittadino straniero in attesa di espulsione? Sarà normale non poter arrestare due pregiudicati per un ingente furto alla Conad? Un’unica preoccupazione ci fa interrogare: Pesaro sarà capitale della Cultura 2024. Tra le nuove assegnazioni degli agenti usciti dai corsi e nei normali trasferimenti semestrali del personale già in servizio, il ministero non ha inviato un rinforzo alla questura. Speriamo, ma dubitiamo fortemente, che non sia stata una scelta politica di palazzo fatta per colpire l’amministrazione cittadina, ma appare francamente inconcepibile. I servizi aumenteranno, come logico che sia, ma bisognerà mantenere anche il normale servizio ai cittadini. Sarà francamente una sfida impegnativa, se così resteranno le cose. La Polizia di Stato pesarese sarà comunque pronta, ma di certo, inevitabilmente, qualche disservizio ne deriverà. Ma non sarà colpa della Questura bensì dell’attuale ministro dell’interno che si è completamente dimenticato di Pesaro (insieme alla nuova questura….ma quella è un’altra storia)».

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