Pesaro

Siccità: limitazione dei prelievi dai corsi d’acqua del Metauro

La violazione della disposizione - avverte l'ente - comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da 3 mila a 30 mila euro. Nei casi meno gravi, da 300 a 1.500 euro

PESARO – Prosegue la grave siccità che sta riguardando un po’ tutto il centro Italia. Gli sporadici temporali che hanno fatto capolino nell’ultimo weekend non hanno di fatto cambiato la situazione che continua ad essere grave. Da giovedì 1° luglio a venerdì 15 ottobre 2021 è entrata in vigore le limitazioni dei prelievi da tutti i corsi d’acqua del bacino idrografico del fiume Metauro. Un giro di vita che ha caratterizzato anche le ultime estati ma mai era stato messo in atto già ai primi di luglio.

La limitazione è stata disposta dalla Regione Marche con un decreto della P.F Tutela del territorio di Pesaro e Urbino. «La violazione della disposizione – avverte l’ente – comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da 3 mila a 30 mila euro. Nei casi meno gravi, da 300 a 1.500 euro. La misura di contenimento – prosegue in una nota – si è resa necessaria per salvaguardare il sistema di approvvigionamento idropotabile del territorio della provincia di Pesaro e Urbino, visto il progressivo calo delle portate dei corsi d’acqua. Le limitazioni prevedono la sospensione di tutti i prelievi di acqua pubblica dai corsi d’acqua nel tratto compreso tra l’invaso del Furlo e la foce del Fiume Metauro (Fiume Candigliano, Fiume Metauro e relativi affluenti); la riduzione del 50% della portata dei prelievi di acqua pubblica rispetto a quella prevista nei disciplinari di concessione o nelle licenze annuali di attingimento, da tutti i corsi d’acqua presenti a monte del bacino del Furlo (Fiume Candigliano, Fiume Metauro, Fiume Burano, Fiume Biscubio, Fiume Bosso, Torrente Bevano, Torrente Certano e relativi affluenti)».

«Le limitazioni non si applicano ai prelievi destinati all’uso idropotabile e all’abbeveraggio del bestiame; – precisa la Regione – agli impianti idroelettrici che non determinano tratti sottesi sui corpi idrici (il punto di presa e il punto di restituzione sono coincidenti) e per i quali non trova applicazione la normativa sul ‘Deflusso minimo vitale’».

Eventuali modifiche al provvedimento potranno essere adottate in relazione all’evoluzione del contesto meteo-climatico o delle condizioni di portata dei corsi d’acqua. Inoltre, per sopperire a situazioni o esigenze di particolare e grave necessità adeguatamente documentate e motivate e in assenza di fonti di approvvigionamento alternative, la Pf Tutela del Territorio di Pesaro e Urbino, che riunisce le competenze dell’ex Genio Civile, potrà rilasciare specifiche deroghe ai soggetti che ne faranno richiesta».

Nei giorni scorsi anche i comuni che ricadono nel bacino ideografico del comune hanno disposto ordinanze specifiche per evitare inutili sprechi.

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