Pesaro

Seri a muso duro contro l’assessore regionale Saltamartini per la Guardia medica: «Fano merita rispetto»

Il sindaco di Fano punta il dito anche contro l’affermazione dell'assessore alla Sanità che vorrebbe riempire il vuoto lasciato dalla Guardia Medica con gli interventi in loco del 118: «Un errore madornale»

FANO – Il sindaco di Fano Seri scende in campo a difesa del servizio sanitario locale e in particolare sulla chiusura della Guardia Medica nella città della Fortuna che dovrebbe scattare a partire dal 1° marzo. Un affondo indirizzato all’assessore regionale con delega alla Sanità Filippo Saltamartini: «È inaccettabile che Fano perda il servizio della Guardia Medica. Anche se il problema ha una valenza nazionale, la Regione deve fare di tutto per trovare una soluzione».

E ancora: «Una città come la nostra che d’estate ospita migliaia di turisti non può rimanere sguarnita. Non è ammissibile. E’ necessario che l’assessore Saltamartini riesca a proporre una risposta temporanea almeno fino al 1° marzo, quando a prendere in mano questo servizio saranno i medici di famiglia».

Massimo Seri
Massimo Seri

Seri punta il dito anche contro l’affermazione di Saltamartini, secondo la quale, se uno si sente male di notte, può rivolgersi al 118. «Ma come si può sostenere una dichiarazione simile? Il 118 già si trova a gestire una pressione inaudita a casa dell’emergenza del covid e ritengo un errore madornale dirottare verso questo servizio anche coloro che fino a oggi si rivolgevano alla Guardia Medica. Non si può uniformare il trattamento sanitario, pensando che il pronto intervento abbia la forza di poter fronteggiare questa ulteriore mole di richieste».

Il sindaco però allarga la sua considerazione alla mancata previsione delle Case di Comunità nella fascia costiera: «Fa specie che all’interno del piano non sia prevista una, e dico una, casa di Comunità in una estensione notevole che va da Gabicce fino a Mondolfo. Tra le le linee guida del Pnrr dedicato alla sanità, le cui risorse servono per realizzare queste strutture, si parla di una Casa di Comunità ogni 25mila abitanti, invece nella nostra Provincia, che contempla 358 mila abitanti, ne sono collocate solamente quattro. È questa l’attenzione di Saltamartini al nostro territorio? Fano, insieme alle vallate del Cesano e del Metauro, potrebbe ottenere un considerevole beneficio dai servizi delle Case di Comunità».

Seri poi invita «Saltamartini a dimostrare, nei fatti, l’attenzione a questo territorio. Siamo pronti a difendere in tutte le sedi queste nostre istanze che meritano rispetto. Sulla salute dei cittadini non si scherza e mi pare che al contrario Saltamartini abbia un atteggiamento superficiale».

È facile attendersi a breve la replica non solo dell’assessore ma anche delle forze locali di minoranza che negli anni avevano criticato la linea del primo cittadino sui tagli alla sanità definendola “morbida” o “attendista”.

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