Pesaro

Scuole pesaresi, tra le proposte anche l’uscita dall’appalto calore e caldaie a legna in istituti pilota

La Provincia non ha i soldi in cassa e i consiglieri Biagiotti e Gambini hanno parlato di alternative. «Mutuo Cdp»

PESARO URBINO – Caro bollette, le scuole tremano. La Provincia stima fatture da 4 milioni di euro e in cassa ci sono appena 600 mila euro per le superiori. Durante il consiglio provinciale straordinario ci sono stati vari interventi e varie proposte.

Maurizio Gambini (Casa dei Comuni): «Si valuti la possibilità di uscita dall’appalto calore. Si può fare se si realizzano impianti che ci rendono autonomi sul fronte energetico, anche con investimenti tramite mutui con Cassa depositi e prestiti. Serve una riflessione».

Mentre Roberto Biagiotti (Gruppo Misto), propone: «Verifichiamo la fattibilità della caldaia a legna, individuando una o due scuole pilota. Se non possiamo permetterci il metano sarebbe un’alternativa. Non è una soluzione ma rappresenterebbe un piccolo sostegno».

Richiama al fronte comune Palmiro Ucchielli (La Casa dei Comuni): «Necessario fare squadra, sia verso la Regione che verso lo Stato». Domenico Carbone (Provincia in Comune): «Bene gli incontri con i sindaci e i dirigenti scolastici. Gli sprechi ci sono sempre stati e vanno ridotti. Ma non si faccia pagare questa crisi agli studenti».

Chiara Panicali (Casa dei Comuni): «La scelta di valutare come gestire al meglio le risorse energetiche è una necessità e allo stesso tempo una presa di consapevolezza. Non si tratta di una punizione per i ragazzi: il problema è generale e riguarda tutti. Dobbiamo unirci insieme».  

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