Pesaro

Sconto Tari ma non per tutti: l’ira di Cisl e Fnp Fano: «Scelta incomprensibile che non tiene conto dei cittadini»

L’amministrazione fanese ha annunciato pochi giorni fa di aver stanziato 400mila euro di cui solo una piccola parte destinata alle famiglie

FANO – “Scelta incomprensibile non a favore di famiglie e pensionati”. A commentare aspramente la decisione dell’amministrazione di Fano in merito agli sconti sulla Tari per imprese e famiglie sono stati le sigle sindacali Cisl e Fnp Fano.

L’amministrazione fanese ha annunciato pochi giorni fa di aver stanziato 400mila euro (dei quali 300mila euro dedicati alle attività economiche e 100 mila euro a favore delle utenze domestiche) allo scopo di dare sollievo alle realtà commerciali e private più colpite da questi mesi di pandemia.

Una scelta che però non è stata accolta con il medesimo entusiasmo da tutti che critica la decisione di destinare solo una piccola parte della cifra per le famiglie: «La giunta comunale di Fano non finisce di sorprenderci con scelte lontane dalla realtà sociale che stanno vivendo le famiglie e i pensionati . A giugno si era concordato di destinare 500.000 per le famiglie a sostegno del pagamento delle utenze Tari, una decisione che finalmente sosteneva, all’uscita della grave crisi pandemica, le famiglie. Il 4 novembre con un telefonata l’assessore al welfare di comunità ci informa che di quelle risorse sono state spese solo circa 100.000 di quelle risorse e che la giunta comunale avrebbe emanato un nuovo bando risorse per le attività commerciali destinando le risorse non utilizzate alle attività commerciali. Cosi dopo la mancata distribuzione delle risorse, si destinano 300.000 per le attività commerciali recuperando uno stanziamento di 100.000 per le famiglie».

E proseguono criticando non solo la scelta ma anche le modalità con cui questa è maturata: «Siamo veramente costernati e amareggiati delle modalità con le quali si è arrivati a questa decisone: nessun confronto, nessun approfondimento con le OO.SS e nemmeno una analisi dei motivi del mancato utilizzo di tutte le risorse stanziate con il bando di Giugno Forse la giunta e il sindaco non conoscono bene la situazione reddituale dei pensionati e dei lavoratori. Il reddito si è ridotto fortemente in questi anni sia per la pandemia che per i lunghi effetti della crisi del 2011 e 2012. I numeri aiutano a comprendere la drammaticità di questa situazione. A Fano ci sono 45.948 persone che hanno un reddito di cui 25.236 mentre 16.151 sono pensionati. I pensionati hanno una pensione media di 897 euro e ci sono 3444 cittadini fanesi che vivono con una pensione di invalidità per un importo di 444 euro. Preoccupante è anche la situazione dei rediti da lavoro! Coloro che hanno un reddito fino a 10.000 sono 11.949 con un reddito annuo di 4634 euro che corrispondono a 387 euro di reddito mensile. A questi si aggiungono 6162 cittadini che hanno un reddito tra 10.000 e 15.000 con arrivano un reddito mensile di 1000 euro. Una situazione drammatica che necessità di forte risposte di sostegno».

E concludono alla luce dell’analisi della situazione: «Riteniamo che queste risorse dovevano essere indirizzate senza il minimo indugio per sostenere il pagamento della Tari. Nel bilancio familiare di un nucleo di tre persone con un appartamento di 80/90 metri incide per 400 euro all’anno. Ancora una volta la giunta di Fano decide in maniera unilaterale senza il minimo confronto e soprattutto senza essere consapevole della situazione reddituale dei propri cittadini. Ci sarebbe piaciuto un dialogo e una condivisione per destinare le risorse alle famiglie individuando meccanismi automatici nell’ erogazione del contributo».

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