Pesaro

San Salvatore, reparto di maternità? Biancani: «Dubbi sulla riattivazione»

Il consigliere regionale chiede alla Giunta quando il dipartimento spostato a Fano, potrà essere riattivato. «Così troppi disagi»

PESARO – «Al termine dell’emergenza sanitaria, verrà ripristinata al 100% la funzionalità del Dipartimento materno-infantile al San Salvatore?». A esprimere forti preoccupazioni sulla riattivazione del reparto è il consigliere regionale Andrea Biancani Dipartimento materno-infantile al San Salvatore.

Il consigliere sollecita assieme alla consigliera Micaela Vitri la nuova Giunta regionale sul tema della riattivazione dei servizi di ginecologia, ostetricia e pediatria a Pesaro. A causa dell’emergenza pandemica, il punto nascita dal marzo 2020 è stato trasferito al Santa Croce di Fano, trasformando il reparto del San Salvatore nel centro di riferimento regionale per le partorienti Covid positive.

«Una soluzione definita come provvisoria – evidenzia Biancani – non si può prorogare in modo indeterminato, senza fornire garanzie sul futuro. Nel frattempo crescono i disagi per le famiglie e molte mamme, circa un centinaio, sono andate a partorire fuori regione, la maggior parte a Rimini, incrementando la mobilità passiva».

A questo si aggiungono i viaggi andata-ritorno tra Fano e Pesaro nelle situazioni di grave emergenza o di complicazioni, «se viene diagnosticato un problema che richiede l’intervento di altri specialisti – conferma Biancani – le pazienti e i bambini, con tutto quello che ciò comporta in termini di tempo e di rischio, vengono di nuovo trasferiti a Pesaro, dove c’è la disponibilità immediata e contemporanea delle strutture di emergenza-urgenza, la chirurgia, l’urologia, l’emodinamica, il centro trasfusionale e tutte le risorse multidisciplinari necessarie. Voglio ricordare – aggiunge – che in quel Dipartimento negli ultimi anni sono stati fatti investimenti importanti per migliorare la qualità, la sicurezza e l’appropriatezza del punto nascita».

Il reparto dispone di 23 posti letto e di 4 sale parto, di cui una dotata di vasca per il travaglio in acqua e cromoterapia, 2 sale operatorie sono attigue con il blocco chirurgico e il nido è interno.

«Inoltre sono state acquistate tutte le strumentazioni per la Terapia intensiva neonatale – sottolinea Biancani – e nel 2018 sono stati riqualificati anche gli ambienti della pediatria per renderli più accoglienti e a misura di bambino. In questi mesi ripetutamente gruppi di mamme e di cittadini mi hanno segnalato l’urgenza di garantire almeno la presenza di un pediatra al Pronto soccorso, perché attualmente un bambino o un neonato non può essere visitato a Pesaro, deve andare a Fano. È necessario attivare subito almeno un punto di emergenza pediatrico».

«Chiediamo risposte definitive per tutto il territorio provinciale».

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