Pesaro

Salvini a Pesaro: «Il green pass non può trasformare camerieri e pizzaioli in poliziotti e carabinieri»

Il leader leghista al gazebo per la riforma della giustizia. «Nelle Marche investimenti per la scuola, italiani non hanno bisogno di divieti»

Salvini a Pesaro con il leader leghista pesarese Giovanni Dallasta

PESARO – Scuola e green pass oltre al tema della riforma della giustizia. Questi gli argomenti trattati da Matteo Salvini, leader della Lega all’arrivo a Pesaro sabato mattina, nel gazebo della Lega per la raccolta di firme sul Referendum Giustizia, in via Branca.

Quanto alla Regione Marche Salvini ha detto: «Sono felice di quello che stiamo facendo nelle Marche, una terra straordinaria, dove abbiamo stravinto le elezioni. Una fiducia dei cittadini che va confermata. Sono stato ieri sera a Macerata con il sindaco Parcaroli, poi a Fano. Ringrazio l’assessore Saltamartini, che si è impegnato come un matto. E ringrazio la Regione Marche che è una di quelle che in Italia ha investito di più per garantire il rientro in classe a tutti gli studenti, nessuno escluso. Non possono esserci studenti di serie A e serie B». Poi ha aggiunto: «Ringrazio la Regione Marche che ha investito 9 milioni di euro sulla sanificazione dell’aria nelle scuole, altro che banchi a rotelle. Ma non ci deve essere un solo bambino fuori dalla classe. La scuola deve aprire in sicurezza, con classi senza 30 bambini per classe, con il ricambio dell’aria. e sui trasporti contiamo che il Governo ci metta tutti i soldi necessari».

Quanto al tema del momento, il green pass, il leader leghista ha precisato: «Ho fiducia negli italiani che non hanno bisogno di divieti, multe, obbligo, burocrazia, e sanno cosa devono fare. E’ un’estate difficile, se complichiamo la vita ai lavoratori, rischia di diventare ancora più difficile. La gente deve poter scegliere liberamente come ho fatto io. Mi sono vaccinato, ma non voglio imporre a nessuno di fare quello che ho fatto io. Quanto al turismo meno si complica la vita ai lavoratori, meglio è. Il green pass non può trasformare camerieri e pizzaioli in poliziotti e carabinieri, occorre buonsenso ed equilibrio. Se qualcuno può programmare qualche giorno di vacanza, fatela in Italia, chi quest’anno va all’estero proprio non lo capisco».

Salvini è reduce dal vaccino. «Ho dormito poco, mi fa un po’ male la spalla, però c’è chi sta peggio. Scherzi a parte, dobbiamo lavorare per mettere in sicurezza chi rischia di più, anziani, nonni, coloro che hanno altre malattie, senza rovinare l’estate a milioni di italiani. Mi sono vaccinato per mia scelta, non per obbligo, e così deve essere, in particolar modo per i ragazzi. Quando sento parlare a sproposito di far entrare in classe i ragazzi solo se vaccinati e gli altri li lasciamo a casa, è una cosa che non sta nè in cielo nè in terra. Stiamo lavorando per una scuola aperta a tutti».

Sulla campagna referendaria, il senatore della Lega ha parlato di «300.000 firme raccolte in 20 giorni a luglio con 40 gradi, è una cosa incredibile. Ieri sera a Fano siamo andati via a mezzanotte perchè non ce la facevamo più. L’entusiasmo che c’è mi fa pensare che raggiungeremo molto più di mezzo milione di euro, ma 2,3,4 milioni di firme. È anche una garanzia per Draghi, perchè se 5Stelle e Pd tirano il freno a mano, queste firme aiutano a correre. Abbiamo bisogno di un paese libero, veloce, moderno e giusto. Voglio una legge uguale per tutti, e anche i giudici se sbagliano devono pagare come tutti gli altri lavoratori italiani».

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