Pesaro

Ruggeri e Coltorti: «Fano-Grosseto, soluzione a due corsie non adatta»

La consigliera regionale e il presidente Commissione lavori pubblici in Senato hanno incontrato i vertici Anas ed esprimono dubbi

Il tratto esistente della Fano-Grosseto

FANO – Fano-Grosseto, problematiche sul tracciato e sul tema delle due corsie. Chiedono chiarimenti Mauro Coltorti, presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato, e Marta Ruggeri, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle.

Dopo i passi avanti della scorsa settimana, Coltorti ha incontrato l’AD di Anas, Massimo Simonini. «Deve essere chiaro a tutti che c’è un segnale di attenzione da parte del Governo e la volontà politica di trovare soluzioni condivise – dice Coltorti – Segnale rafforzato dall’aver inserito la Fano-Grosseto tra le grandi opere per le quali è stato individuato un commissario straordinario. Proprio con Simonini, giovedì scorso, abbiamo avuto un incontro in cui abbiamo sollevato le problematiche relative al tracciato, come il fatto che una soluzione a due corsie non sia consona per una strada europea».

Marta Ruggeri e Mauro Coltorti

Ruggeri e Coltorti vanno avanti: «Anas sostiene che nel tempo le previsioni di traffico si sono ridimensionate, ma a nostro avviso resta l’inadeguatezza delle due corsie per la E78. Motivo per cui ritengo che occorre cambiare approccio: oltre a mettere mano alla Galleria, che secondo la normativa solo così potrà essere utilizzata fino a che non sarà aperta la seconda canna, bisogna unire le forze affinché i lavori vengano fatti bene, dando priorità al tratto Canavaccio-Bivio Borzaga (lotto 10) che permetterebbe da subito il collegamento tra la costa, il polo industriale di Fermignano e la città ducale, con l’università e le attrazioni culturali e turistiche.
A seguire, risalendo lungo la vallata, occorre individuare le scelte più consone in primis per i cittadini del territorio e poi rivedere il progetto nel suo complesso che, va da sé, non può essere completato in un sol colpo, dato che i lotti non potranno essere realizzati contemporaneamente. Insomma, crediamo che l’elemento degno di nota sia la volontà politica di completare un’opera che rappresenta una delle più grosse incompiute del Centro Italia».

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