Pesaro

Quarant’anni di Rossini Opera Festival, Luigi Pizzi riceve la cittadinanza onoraria di Pesaro

Per il maestro, regista, scenografo 13 nuove produzioni per un totale di 22 allestimenti. Ricci e Vimini: «Orgogliosi di avere incrociato il suo talento»

Il riconoscimento consegnato a Pier Luigi Pizzi

PESARO – Quarant’anni insieme all’insegna del Rossini Opera Festiva. La città di Pesaro ha consegnato a Pier Luigi Pizzi, regista, scenografo, costumista, da 40 anni protagonista del Rossini Opera Festival, la cittadinanza onoraria.  

Nel corso della sua costante presenza al Festival, dal 1982, ha messo in scena 13 nuove produzioni più volte riproposte, per un totale di 22 allestimenti, ripresi in altri teatri in Italia e all’estero, firmando alcuni tra i capolavori della storia del ROF: dal Mosè in Egitto a Bianca e Falliero, da Maometto II a Guillaume Tell. È forte il legame che Pier Luigi Pizzi ha consolidato negli anni con la città di Pesaro, di cui è significativo testimone”. 

 Il Maestro, radioso nell’alzare al cielo la targa, si è detto «Orgoglioso di far parte di questa comunità che amo da anni, sin dal primo giorno in cui ho messo piede a Pesaro. La Cittadinanza è la conferma di una passione, di una vicinanza a questa comunità che ho sentito da sempre». «E avere un sindaco che ama il teatro mi rassicura, vuol dire che siamo in buone mani per il futuro» ha aggiunto Pizzi che ha svelato i suoi obiettivi futuri: «Considero questo non come un punto di arrivo, ma come una partenza». «Confesso che non mi vedo, in prospettiva, seduto su una panchina a cercare di risolvere gli enigmi della Palla di Pomodoro – ha scherzato – ma voglio continuare a fare questo mestiere che amo da sempre e che continuo ad amare, voglio portare qui lo stesso entusiasmo di 40 anni fa. Grazie a tutti». 

«Abbiamo avuto la fortuna di incrociare i nostri percorsi ormai 40 anni fa – ha detto Ricci – siamo rimasti subito folgorati non solo dal suo talento ma anche dal suo entusiasmo, dalla sua voglia di vivere, dalla sua passione travolgente che trasmette a tutti. E dall’amore molto forte che ha per la nostra città. Un amore che è cresciuto tanto: il maestro è stato tra coloro che, più di altri, ha creduto in Pesaro come Capitale italiana della Cultura 2024. Adesso avremo un percorso da fare insieme: sarà un anno eccezionale che valorizzerà la storia della città e sarà anche un grande trampolino per il futuro culturale della nostra terra». 

Il riconoscimento è stato assegnato durante “Tra rondò e tournedos”, il gala celebrativo che ha festeggiato i 40 anni di Pier Luigi Pizzi al Rof e serata conclusiva del Festival. Sul palco della VitriFrigo Arena, il sindaco Ricci ha voluto complimentarsi con il Sovrintendente Ernesto Palacio, con il presidente Daniele Vimini, con il direttore Cristian Della Chiara «e con tutti gli artisti, operatori, tecnici, professionisti e sostenitori che hanno contribuito a questa straordinaria edizione del Rossini Opera Festival, che è stata un grandissimo successo di pubblico e di critica. E che stasera festeggiamo con una serata che celebra il maestro Pizzi a cui vanno i ringraziamenti per il bellissimo spettacolo che ci ha donato e le nostre congratulazioni, perché da qualche giorno è diventato cittadino di Pesaro» ha aggiunto Ricci.  

 Vimini, vicesindaco e presidente del Rossini Opera Festival, ha sottolineato il valore di «Una nuova Cittadinanza onoraria di altissimo profilo di cui la città si fregia. Il maestro Pizzi è un artista dalla creatività, dallo spirito inesauribile e generoso. Lo dimostra la sua disponibilità a collaborare ancora per tanti anni alle sorti del Festival e del teatro pesarese». Vimini ha poi sottolineato la «gratitudine per il meraviglioso spettacolo allestito ieri sera da Pizzi, che ha permesso di ripercorrere non solo i suoi 40 anni di storia al Festival ma anche di compiere un viaggio nel genio e nella laboriosità che poi è l’essenza stessa del Rof. Un racconto nella meraviglia». 

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