Pesaro

Riorganizzazione sanità, centrodestra: «Non depotenziano l’ospedale di Pesaro, Ricci mistifica»

Per la maggioranza in Regione il territorio avrà risposte mai avute in venti anni grazie a un ospedale nuovo e ad un potenziamento

PESARO – Riorganizzazione della sanità e Marche Nord inclinata nella futura azienda sanitaria territoriale.

I consiglieri regionali di centrodestra Cancellieri, Serfilippi, Baiocchi e Rossi rispondono alle dichiarazioni del sindaco di Pesaro Matteo Ricci, circa la legge sulla riorganizzazione della sanità marchigiana che il Consiglio si accinge a licenziare nelle prossime settimane.

«La narrazione che Ricci sta sostenendo, da bravo illusionista della politica quale è, sulla riorganizzazione della sanità nella provincia di Pesaro e Urbino è del tutto mistificatrice della realtà e frutto della sua faziosità politica e del suo smisurato personalismo».

«Smontiamo la balla di Ricci numero uno: il depotenziamento di Marche Nord. In realtà è l’esatto opposto. L’Ospedale di Pesaro è un Ospedale di 1 livello con DEA dipartimento emergenza accettazione di 1 livello. Ma in aggiunta, caso unico nelle Marche, ha anche specializzazioni di un Ospedale di 2 livello (emodinamica interventistica, neurochirurgia, chirurgia vascolare, chirurgia toracica, endoscopia, medicina nucleare).

L’attuale maggioranza regionale si è impegnata nel potenziare queste specializzazioni con l’obiettivo di dar loro il rilievo e il supporto che meritano all’interno della nuova Azienda Sanitaria Territoriale, dal momento che i contrasti tra le due aziende, ASUR e Marche Nord, negli anni non hanno prodotto i risultati sperati, rendendo farraginosa e inefficace la gestione dei servizi e non riuscendo a intercettare i bisogni sanitari.

La balla di Ricci numero due riguarda la mobilità passiva. Ebbene, i numeri (non le fantasticherie del sindaco pesarese) parlano chiaro. Marche Nord registra una notevole ed insostenibile mobilità passiva verso la vicina Emilia Romagna. Il valore dei ricoveri in mobilità passiva nella nostra provincia è più elevato rispetto alle altre Aree Vaste e il trend è costante negli ultimi anni, segno che questa gestione a doppio binario non funziona. Inoltre, durante l’emergenza covid, le due strutture hanno dimostrato di operare distintamente, con la conseguenza che si sia avvertita forte la necessità di un coordinamento operativo tra loro».

Per i consiglieri ecco quindi che il coordinamento operativo «sarà costituito da un’unica Azienda che in questo senso viene potenziata e chiamata a dare le risposte che i pesaresi attendono da 20 anni, risposte che il PD al vertice della Regione non ha mai fornito e di questo si deve chiedere lumi proprio ai compagni di Matteo Ricci. Oggi la risposta della Regione è una nuova Azienda e un nuovo ospedale adeguato ai bisogni sanitari del territorio. Un cambiamento di governance che inserisce un Marche Nord rafforzato nelle sue specialità e con investimenti per strumentazione elettromedicale per 30-35 milioni, nel circuito della sanità provinciale, alleggerisce la macchina amministrativa sanitaria (anche liberando risorse economiche) e la semplifica per i cittadini tutti. Ricci è ben conscio dell’inversione di rotta che si sta verificando e non riesce proprio a sopportare il fatto che siamo riusciti a licenziare una simile riforma in 20 mesi di governo laddove il PD in 20 anni aveva creato devastazione e malagestione. Sarebbe il caso di mettere da parte il proprio ego e pensare ai suoi cittadini, senza ingannarli con i suoi pessimi giochi di prestigio».

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