Pesaro

Rimpasto di giunta, Biancani: «Quale modello Marche? È una telenovela»

Il consigliere Dem critica il possibile scenario. «Se fosse confermato cambierebbero 6 assessori su 6 da inizio legislatura»

Il consigliere regionale Andrea Biancani

PESARO – Rimpasto di Giunta, Andrea Biancani critica la situazione politica. «Quello che è accaduto e sta accadendo in Regione è molto grave. Alle elezioni politiche dello scorso anno, settembre 2022, 3 assessori su 6 della Giunta Acquaroli, per la precisione Mirco Carloni, Guido Castelli e Giorgia Latini, sono scappati dalla Regione, dopo appena 2 anni di incarico, per andare in Parlamento.

A questo si aggiunge che da alcuni giorni l’onorevole Latini, ex assessora regionale alla cultura, che ha abbandonato la Giunta lo scorso anno, oggi responsabile regionale della Lega, vuole imporre al presidente Acquaroli la sostituzione di altri 3 assessori della sua Giunta, i leghisti Andrea Antonini, Chiara Biondi e Filippo Saltamartini. In pratica in neppure 3 anni di legislatura, la Giunta Regionale sommerebbe 6 cambi su 6 assessori».

Il consigliere Dem puntualizza: «Come se non bastasse, da giorni circola la notizia che Carloni, dopo essere passato dalla Regione alla Camera dei deputati, sarà candidato per il Parlamento Europeo, il cui rinnovo è previsto nel giugno 2024. Alcune domande, per quanto possano sembrare elementari, mi vengono spontanee. Acquaroli è consapevole che ogni volta che si cambia un assessore è come ripartire da zero dal punto di vista amministrativo? È consapevole dei mille problemi che sta attraversando la nostra regione? Quelli economici, la sanità che non funziona, le borse di studio per gli studenti che non sono sufficienti, la cultura senza risorse, e molti altri ancora? È cosciente delle scadenze fondamentali che si stanno avvicinando, come i progetti del Pnrr? Lo sa che lui è il presidente, è lui che guida la Regione e a lui spetta decidere la composizione della sua Giunta? Evviva il “modello Marche” del centro destra in Italia. Sembra una telenovela».

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