Pesaro

Rigenerazione urbana a Pesaro, Redaelli (Fi): «Dare la priorità al San Benedetto»

Il consigliere: «Quel bando ha il limite di finanziare solo pochi progetti, dunque si tenga conto del patto tra Regione e Comune»

Michele Redaelli (Fi)

PESARO – Rigenerazione urbana, un patto per il recupero dell’ospedale San Benedetto. Lo strumento che consente di finanziare progetti ha un limite, quello di dover dare delle priorità. Michele Redaelli, Consigliere Comunale di Forza Italia, non ha dubbi a riguardo.

«All’interno del bando di rigenerazione urbana verranno finanziati solo un numero limitato di progetti. Per questo è assolutamente necessario essere tutti compatti nel sostenere la riqualificazione del San Benedetto che è stato pensato a stralci. Con il documento predisposto su iniziativa del Presidente del Consiglio Comunale e di tutti i Capigruppo e approvato all’unanimità, il Consiglio Comunale riconosce questo progetto come prioritario per il Comune di Pesaro e avvia un percorso molto importante di responsabilità condivisa per la riqualificazione ed il mantenimento dell’area dell’ospedale San Benedetto».

Redaelli continua: «Si prosegua nella strada tracciata nell’accordo tra l’Assessore regionale Aguzzi ed il Comune di Pesaro. Dalla Regione grande interesse e pragmatismo. Quando parliamo del San Benedetto non parliamo solo di un immobile ma anche di un pezzo di storia pesarese e, di fatto, di una intera area del nostro centro storico»

Per il consigliere l’effetto domino è inevitabile. «La riqualificazione del Complesso del San Benedetto dovrà senz’altro guardare anche ad altri due luoghi limitrofi che sono gli Orti Giulii e la Biblioteca San Giovanni per una sinergia reciproca. Si tratta di un’opportunità dalla portata storica per la nostra città.

Su questa progettualità c’è l’opportunità di partecipare al bando di rigenerazione urbana. Per farlo occorre grande pragmatismo perché la situazione è bloccata ed incastrata da decenni.

Si è lavorato per ottenere unità di intenti da parte degli attori riguardanti quest’opera: Asur, Regione e Comune. La Regione da parte sua, anche nella persona dell’Assessore Aguzzi, si è subito attivata con concretezza e rapidità, predisponendo il percorso tecnico e amministrativo necessario».

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