Pesaro

Riduzione Irpef, Ruggeri (M5S) e Biancani (Pd): «Solo propaganda dalla giunta Acquaroli, pagano meno solo i ricchi»

I consiglieri regionali: «L’addizionale Irpef regionale diminuisce solo per i redditi da 75.000 Euro l’anno in su. Andavano tutelate le fasce basse»

PESARO URBINO – Pressione fiscale e la proposta della Regione Marche di modificare l’addizionale Irpef. Non mancano le polemiche. I consiglieri regionali Marta Ruggeri (M5S) e Andrea Biancani (Pd) criticano la giunta Acquaroli.

«È pura propaganda la diminuzione delle imposte annunciata da Castelli. Nella proposta della maggioranza l’addizionale Irpef regionale diminuisce solo per i redditi da 75.000 Euro l’anno in su – spiega Ruggeri -. La Giunta regionale voleva trasmettere un messaggio rassicurante sulle imposte, evidenziando una riduzione complessiva della pressione fiscale, ma la comunicazione questa volta rischia di diventare un boomerang. L’assessore al bilancio Castelli ha annunciato alla stampa una riduzione del prelievo fiscale derivante dall’addizionale regionale Irpef, seppur simbolica dato che si parla di 60 mila euro su un totale di 32 milioni di euro di prelievo. A ben vedere la riduzione di imposte annunciata da Castelli, oltre ad essere minima, riguarda solo i percettori di redditi superiori ai 75.000 Euro l’anno, che costituiscono circa l’1% della popolazione marchigiana, e che non hanno certo bisogno di vedersi ridurre le proprie imposte di qualche euro all’anno» (si tratta infatti, per quello scaglione di reddito, di una diminuzione dell’aliquota dello 0,01%).

«Non solo, questa diminuzione di imposte per i più ricchi sarà deliberata a scapito dei percettori di redditi che vanno da 50 mila a 55 mila euro l’anno, che si vedono aumentate l’imposta dello 0,02% – prosegue Ruggeri -. Nessuna diminuzione di tasse per la generalità dei cittadini che costituiscono la classe media e quella meno fortunata, che vedono immutato il proprio prelievo fiscale da parte della Regione. Avremmo voluto che la Regione approfittasse della rimodulazione delle aliquote fiscali, necessaria per adeguarle ai 4 scaglioni dell’Irpef nazionale in vigore dal primo gennaio 2022, per aumentare la progressività dell’imposta, riducendo le aliquote negli scaglioni più bassi, ma questo indirizzo politico evidentemente non è nelle corde nella maggioranza di centro destra».

Anche Biancani è critico: «Come si fa a dichiarare che nelle Marche ci sarà una riduzione fiscale. In pratica non cambierà nulla per i redditi fino a 50.000 euro, ovvero la gran parte dei cittadini, comprese le categorie più in difficoltà. Nella fascia tra i 50.000 e i 55.000 euro l’aliquota aumenta di due punti, tra i 55.000 e i 75.000 euro rimane invariata, oltre i 75.000, i redditi più alti, si riduce di un punto. 
Di fatto viene ridotta solo per i redditi più alti in assoluto. Una riduzione che, seppure non produrrà grossi risparmi per i contribuenti interessati, la trovo sbagliata in particolare in un momento come questo. Un momento che vede molte famiglie e molti cittadini con redditi bassi in grossa difficoltà.
Sarebbe stato più opportuno fare uno sforzo per ridurre l’addizionale nelle fasce di reddito più basse.
Trovo comunque che sia fuori luogo comunicare ai cittadini questa operazione come un abbassamento complessivo della pressione fiscale. Ma dov’è questa riduzione annunciata?».

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