Pesaro

Riceci, Paolucci: «A Ca’ Asprete nessun ampliamento della discarica. I cittadini meritano chiarezza e rispetto»

La sindaca di Tavullia replica alle parole del sindaco Ricci: «Il piano B non può essere a Babucce. Lo diremo in Consiglio»

Il sindaco di Tavullia Francesca Paolucci

TAVULLIA – Nessun ampliamento della discarica di Ca’ Asprete.

Lo ribadisce il sindaco di Tavullia, Francesca Paolucci. «Ritengo doveroso intervenire per fare chiarezza e sgombrare il campo dai dubbi dopo le recenti dichiarazioni fatte in Consiglio comunale dal sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, il quale ha ventilato un ipotetico ampliamento della discarica di Ca’ Asprete di Tavullia come possibile piano B al progetto della discarica di Riceci. A Ca’ Asprete non ci sarà nessun ampliamento».

Secco no della sindaca dopo che la questione Riceci continua a tenere banco. «Premetto che non è assolutamente mia intenzione alimentare inutili polemiche, ma non posso lasciare che certe affermazioni passino in sordina con il rischio di generare ancora più confusione tra i miei concittadini, soprattutto di fronte ad un tema delicato e complesso come quello della gestione dei rifiuti. La mia è dunque un’esigenza di trasparenza ma anche, e soprattutto, di rispetto nei confronti di quelle famiglie residenti nella frazione di Babbucce che da oltre trent’anni, con grande senso di responsabilità, vivono a stretto contatto con l’impianto, con tutto quello che ne consegue: parliamo di quasi mille cittadini tavulliesi, ai quali vanno poi ad aggiungersi i residenti nei comuni limitrofi. Persone che non meritano di essere trattate come cittadini di serie B e alle quali, come amministratori, dobbiamo la massima considerazione».

«Anzitutto – chiarisce il sindaco Paolucci – è opportuno partire dal fatto che le affermazioni fatte in Consiglio a Pesaro non hanno alcun fondamento di natura giuridica o tecnica. I due impianti – Ca’ Asprete e Riceci – non possono in alcun modo essere posti sullo stesso piano. Ca’ Asprete è un impianto di smaltimento di rifiuti non pericolosi che rientra nella pianificazione pubblica. L’altro progetto è un’iniziativa imprenditoriale a libero mercato che pertanto non rientra nella pianificazione pubblica. Ci troviamo dunque davanti a due situazioni diverse, che non possono essere sovrapposte o rappresentare una l’alternativa dell’altra. Credo che non si possa parlare con leggerezza di ampliare una discarica ricadente in un altro Comune, con le inevitabili ricadute che ciò avrebbe sui residenti di quella zona, senza conoscere questi aspetti normativi. Ricordo inoltre che Ca’ Asprete ormai da oltre trent’anni dà risposte al tema dello smaltimento dei rifiuti prodotti nel comune capoluogo e in gran parte dei comuni della provincia. Al contempo è bene rimarcare il grande senso di responsabilità dimostrato in questi anni dagli amministratori che si sono succeduti: penso agli ex sindaci Borra e Del Moro fino ad arrivare al compianto ex presidente della Provincia Daniele Tagliolini, nel richiedere a Regione e Provincia di individuare un sito alternativo o un’impiantistica tecnologicamente più evoluta. Per tutte queste ragioni – conclude il sindaco – porteremo in Consiglio comunale un ordine del giorno attraverso il quale ribadire il nostro ‘no’ ad ogni piano di ampliamento sconsiderato, in quanto Tavullia ha fatto la sua parte per quasi quarant’anni. Anzi, solleciteremo tutti i soggetti preposti a portare la discarica alla chiusura nei tempi programmati secondo quanto riportato nell’accordo di programma, dimostrando che le Istituzioni sanno tenere fede agli impegni presi nei confronti dei cittadini».

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