Pesaro

Discarica di Riceci, lista Vieni Oltre: «Uno scarica barile della politica, pronti a cambiare le partecipate»

Italo Campagnoli e Pia Perricci. «Necessario rivedere i rapporti con Marche Multiservizi. Qui comanda il privato»

Foto di Fabio Patronelli

PESARO – Caso Riceci, anche la lista Civica Vieni Oltre interviene e parla di «scarica barile che i nostri vari amministratori stanno praticando sulla intenzione di aprire una mega discarica a Riceci».

Il portavoce Italo Campagnoli sottolinea: «L’ultimo atto viene dalla Provincia, che prima dice di essere contraria al progetto e poi concede ad Aurora, la discussa e oscura società riminese/sanmarinese, una proroga di 6 mesi a tempo scaduto per produrre integrazioni documentali all’esito del monitoraggio geologico nella zona franosa dove si vuole fare la maxidiscarica. Del resto i nostri amministratori hanno sempre dimostrato di essere più che allineati ai voleri di Marche Multiservizi, proprio loro che dovrebbero dettarne gli indirizzi e ora con questa proroga sperano di rimandare il discorso a dopo le elezioni. Certo, per il partito di maggioranza è un tema caldo e a rischio perchè dimostra quanto sia solo una posizione di comodo la loro pretesa sensibilità ambientalista».

La lista, anche per voce della coordinatrice Pia Perricci, qualora vincesse le elezioni, intende «ricondurre Marche Multiservizi al suo ruolo di ente al servizio del pubblico e del bene comune dei cittadini. Come? Nel modo in cui il PD, e il sindaco Ricci in prima fila, non hanno mai fatto né minacciato e cioè ritirando il Presidente che è nominato proprio dal Comune di Pesaro in quanto comune maggioritario della parte pubblica di cui detiene il 25%.

Questo dovrebbe essere l’obbiettivo e la richiesta legittima di tutto il movimento che difende Riceci, il modo c’è di mettere nell’angolo i politicanti che “se la suonano e se la cantano” da soli forti del loro fedele, fino ad oggi, elettorato storico e della disinformazione dei cittadini, prodotta in primo luogo dai complicati sistemi che reggono queste società miste pubblico private, dove dovrebbe comandare il pubblico ma in realtà sono totalmente in mano alla parte privata. Se Vieni Oltre non sarà sola in questa battaglia, ma altri faranno proprio questo obbiettivo, sarà molto difficile per il potere congelare il problema a dopo le elezioni. Imponiamo le dimissioni del Presidente, obblighiamo Ricci a difendere il pubblico esercitando quello che il suo ruolo gli consente, mandiamo MMS sotto amministrazione controllata e vedremo se avranno ancora voglia di fare quello che vogliono senza rendere conto a nessuno».

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