Pesaro

Ospedale Pesaro, le condizioni di Ricci alla Regione: «A Muraglia, non si tocchi Marche Nord»

Obiettivo accordo istituzionale con la Regione. Il sindaco boccia l’idea Case Bruciate: «Serve variante urbanistica, è un’area con problemi idrologici»

Il sindaco Ricci durante la conferenza stampa

PESARO – Tre condizioni fondamentali per il nuovo ospedale, o non ci sarà intesa. «No alla messa in discussione dell’Azienda ospedaliera Marche Nord e no ad ulteriori perdite di tempo. L’Ospedale nuovo deve esser fatto a Muraglia, con un progetto modulare che nel tempo possa essere ampliato, ma sempre seguendo la filosofia del costruire sul costruito». Il sindaco Matteo Ricci mette in fila le tre precondizioni fondamentali per una collaborazione con la Regione Marche sul tema sanità e sulla nuova struttura «che – afferma – non può trovare sede diversa». Senza precondizioni? «Non ci sarà intesa, ma contrapposizione».

Un lungo percorso, quello dell’Ospedale Nuovo, «sicuramente non facile e sofferto, ma partecipato da i sindaci del territorio. Riteniamo sia stato un errore annullare il Project della Giunta Ceriscioli, è stato buttato un lavoro di anni. Prendiamo atto delle nuove linee politiche della Giunta regionale attuale, ma queste sono le tre precondizioni che ho posto al presidente Acquaroli, con il quale ho un buon rapporto politico istituzionale e personale».

Il tema della velocità al centro del progetto: «Il territorio ha bisogno di una struttura d’eccellenza, che freni la mobilità passiva. Tanti cittadini della provincia, quando non trovano risposte, vanno a curarsi in Emilia Romagna o in Lombardia. Allo stesso tempo occorre muoversi celermente per garantire ai medici strumentazioni e strutture adeguate. Bisogna fare in fretta – sottolinea il sindaco – l’unico posto dove fare l’Ospedale è Muraglia: si può già partire domani mattina, trasformando il costruito».

Ricci boccia l’idea di Case Bruciate: «Servirebbe una variante urbanistica e occorrerebbero almeno due anni, è un’area verde-agricola con problemi idrologici». E attacca la programmazione sanitaria della Regione definendola «confusa e che non si pone il problema di avere eccellenze sul territorio».

Il rendering di Case Bruciate, scartato dal sindaco

Il vecchio progetto prevedeva 612 posti letto, ora la Giunta è orientata su 400. Ricci precisa: «Serve un progetto modulabile che possa essere ampliato nel tempo. Al tempo stesso ho chiesto che ci siano delle risorse anche per la riqualificazione di Santa Croce, perché in questo modo l’azienda ospedaliera rimarrebbe tra Pesaro e Fano». Delegato a seguire il protocollo d’intesa Comune-Regione sull’Ospedale Nuovo sarà l’ex Capo di Gabinetto Franco Arceci.

Ora la palla passa alle Regione, «il presidente sa che su queste tre precondizioni si può trovare un’intesa, altrimenti ognuno si prenderà le proprie responsabilità. In questi mesi ho incontrato Acquaroli diverse volte e ci siamo confrontati. Politicamente partiamo da posizione diverse, ma per l’interesse dei cittadini si deve trovare un punto d’incontro». Il mese determinante sarà settembre: «incontrerò i sindaci del territorio e convocheremo l’Area Vasta provinciale. Mi batterò per una sanità forte nel nord delle Marche e in grado di ridurre la mobilità passiva».