Pesaro

Pesaro, Ricci: «Campagna martellante per il vaccino, ma c’è troppa cultura no-vax»

Mentre nel Regno Unito viene somministrata la prima dose di vaccino, il sindaco pesarese fa delle considerazioni. «Vogliamo ancora per tutto il 2021 vivere con restrizioni di libertà ed economiche? Non basta la persuasione, serve l'obbligo»

PESARO – Vaccino, il sindaco di Pesaro torna a valanga sull’argomento e ne chiede l’obbligatorietà.

«Non torneremo alla piena libertà finché non avremo annientato questo maledetto virus. Non ci sarà nessuna crescita economica sostenuta e ripresa dell’occupazione finché non saremo Covide-free. Non ci sarà sicurezza sanitaria e scuola sicura finché non avremo raggiunto l’immunità di gregge». Vaccini, libertà e pandemia, è la riflessione del sindaco Matteo Ricci, mentre nel Regno Unito viene somministrata la prima dose di vaccino.   

«Sarà fondamentale un’organizzazione efficace della distribuzione e una campagna di informazione precisa e martellante – dice Ricci -. La liberazione dal virus ci permetterà di rinascere e diventerà un elemento di competitività tra Stati e territori. Chi prima raggiungerà l’immunità di gregge sarà più forte e competitivo, dal punto di vista sanitario ed economico».  

Poi alcune riflessioni: «In quanto tempo raggiungeremo almeno il 70% di vaccinati per raggiungere l’immunità di gregge? Basterà un’opera di informazione e persuasione? – continua, ricordando che a Pesaro sarà proprio Ricci stesso a sottoporsi al primo vaccino -. La libertà non è anche responsabilità etica e civile nei confronti dei più deboli che non potranno vaccinarsi? Perché non tutti debbono vaccinarsi per liberare la popolazione da questo incubo? Vogliamo ancora per tutto il 2021 vivere con restrizioni di libertà ed economiche? Tra qualche settimana le autorità sanitarie europee confermeranno la sicurezza e l’efficacia di alcuni vaccini e comincerà la distribuzione, siamo sicuri che raggiungeremo in pochi mesi l’immunità di gregge esclusivamente con la persuasione?». 

In questi giorni, «leggendo un po’ di commenti e consultando i sondaggi mi sono preoccupato e temo che se non introdurremo un meccanismo di obbligatorietà, o l’introduzione di un patentino “Covid Free” per accedere a servizi ed eventi con assembramenti, avremo tempi lunghissimi per raggiungere la liberazione in Italia e nella nostra provincia. Ogni tanto sogno a occhi aperti una grande festa di popolo in piazza, o sul lungomare, per festeggiare “Pesaro Covid Free”. La prossima estate la vorrei piena di eventi, di turisti, di lavoro, di gioia. Vorrei una città e un Paese liberi il prima possibile, e solo una vaccinazione di massa e veloce ce lo garantirà.  Vorrei un 2021 di rinascita culturale, sociale e economica; solo l’immunità di gregge ce lo consentirà».

Ricci conclude: «Spero che i pesaresi e gli italiani mi sorprendano positivamente e corrano volontariamente in massa a fare il vaccino. Ma ho dei dubbi che questo avvenga velocemente. Troppa disinformazione, troppe fake news, troppa diffidenza e cultura novax si è diffusa nella società italiana e pesarese negli ultimi anni. Spero davvero di sbagliarmi, ma il tema dell’eventuale obbligatorietà sarà centrale a gennaio, appena il vaccino arriverà davvero».  

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