Pesaro

Ricci e i dieci anni da sindaco: «Ho messo tutto me stesso per Pesaro. Biancani vincerà e farà ancora meglio»

Il sindaco di Pesaro ripercorre gli interventi dei due mandati e lancia un messaggio chiaro all'opposizione. «Avventura straordinaria»

PESARO – Il bilancio di dieci anni da sindaco, Matteo Ricci ne ha parlato al Charlie hotel. E un messaggio chiaro ai contendenti. «Andrea vincerà – il riferimento al vice presidente del Consiglio regionale Biancani proposto dal Pd come candidato del centrosinistra – e farà meglio di quello che abbiamo fatto noi: è popolare, concreto e riuscirà a far fare un passo avanti alla città».

«Abbiamo lanciato una nuova sfida, quella di “Pesaro nazionale”: ristrutturare l’economia del territorio attraverso un modello di sviluppo incentrato sulla manifattura, ma anche sulla bellezza, sul turismo e sulla cultura. Una cultura declinata attraverso una nuova comunicazione, che raccontava le unicità del nostro territorio. Una cultura del lavoro e del fare, della fatica, dell’intraprendenza, del genio dei nostri imprenditori. Una cultura della solidarietà, della cura, del volontariato, dell’accoglienza. La cultura di noi gente orgogliosamente di provincia, che per arrivare sa di dover camminare più veloce degli altri, ma rimanendo con i piedi per terra. Con l’ambizione di chi però non vuole essere provinciale, perché vuole volare alto, vuole diventare nazionale. All’inizio abbiamo raccolto tanta diffidenza, oggi possiamo dire che è stata una sfida vinta». 

Un traguardo «che abbiamo raggiunto grazie ad un bel lavoro di squadra», dice con la giunta schierata alle sue spalle. In questi anni Pesaro è diventata “città orchestra” così si è definita durante le audizioni della Capitale italiana della Cultura 2024 -, “Città Creativa della Musica Unesco”, “Città della bicicletta”, “laboratorio politico nazionale” perché primo Comune a mettere un campo largo di alleanze con l’entrata in Giunta e in maggioranza dei 5stelle, un “Comune tra i più virtuosi d’Italia” «grazie ad una gestione del bilancio solida e sana, che ci ha permesso di non aumentare le tasse». 

Proprio al bilancio Ricci dedica un approfondimento: «Abbiamo dimezzato i dirigenti, ci siamo battuti contro l’evasione fiscale recuperando 1,5milione di gettito all’anno, l’Unione dei Comuni, la fusione per incorporazione di Monteciccardo che sta dando una prospettiva al Municipio. Un’operazione lungimirante e virtuosa, grazie alla quale il Comune di Pesaro ha ottenuto 2 milioni, per 15 anni, da destinare alla parte corrente del bilancio e che in questi anni abbiamo dedicato alla cura e la crescita». Poi lo sblocco del patto di stabilità. 

Sulle società: «Molto orgoglioso di avere società di servizi sane e in equilibrio. In questi anni, ad esempio, Aspes è passata da 9 a 18 soci, da 30 a 56 milioni di fatturato, da 13 a 16 farmacie». Marche Multiservizi «ci ha consentito di investire ogni anno tanti utili, ma su nostro impulso ha aumentato la raccolta differenziata con ottimi risultati, migliorato l’illuminazione pubblica e la depurazione delle acque. Riceci? Mi arrabbio perché una società così ben gestita non deve perdere tempo contro un progetto che non si farà, che crea tensioni e danni d’immagine. Bisogna studiare un piano b».

Quanto al sociale Ricci ha parlato di «numeri concreti e di eccellenza: +33 posti per i nidi annuali, +190 per i servizi estivi per l’infanzia, +205 posti per i servizi estivi per i nidi, +132mila euro in più di sostegno per andare al centro estivo, +82 alunni con disabilità inclusi, +79 assunzioni a tempo indeterminato». Ricci ha ricordato il grande lavoro fatto dalla rete del Centro Antiviolenza, il Marche Pride, +1,7milioni per le politiche giovanili. 

L’ambiente e l’urbanistica, dalla bonifica dell’ex Amga, al parco Miralfiore «oggi più bello e sicuro,abbiamo frenato il consumo di suolo, disincentivando la partenza di nuovi comparti. Sono stato il primo sindaco a programmare la riqualificazione della città», ha ricordato. Ancora sulle regole degli hotel, «i condhotel, siamo stati tra i primi ad applicare questa norma». Poi la riqualificazione di via dell’Acquedotto, da luogo di degrado a luogo di vita e socialità, e la riqualificazione della Stazione. 

Quanto ai cantieri e interventi: 55 lavori finanziati, 33 in corso, 71 quelli completati. E gli investimenti, alcuni: per la cultura e luoghi della cultura € 57.116.190; edilizia sociale € 70.818.050; piazze e spazi pubblici€ 58.228.760; sport e impianti sportivi€ 21.406.500; strade e viabilità € 1.575.676.009. Poi la scuola più green d’Europa, gli interventi di manutenzione ed efficientamento energetico in oltre 20 edifici. Oltre 30 i tratti di Bicipolitana in più, che quest’anno supera quota 100km, 20 rotatorie che hanno sostituito i semafori. L’isola pedonale estiva e i nuovi parcheggi scambiatori. Le manutenzioni delle strade «quest’anno mettiamo due milioni per gli asfalti», le strade «il 6 aprile inaugureremo gli interquartieri di Muraglia, che dedicheremo a Berlinguer», l’arretramento della ferrovia e il progetto della Green Line.  Gli impianti sportivi, «dalla ristrutturazione del Benelli al nuovo campo da rugby, due piscine, la sede del centro federale del basket italiano. I contenitori culturali dall’Auditorium Scavolini alla sala della Repubblica a teatro Rossini. I musei, dal Nazionale Rossini all’Oliveriano e lo Spazio Bianco in attesa del Museo nazionale della Motocicletta e quello dedicato a Dario Fo e Franca Rame a Rocca Costanza». 

Un capitolo speciale per la Capitale italiana della Cultura 2024: «Un’occasione straordinaria, ottenuta grazie al lavoro dell’assessore alla Bellezza Daniele Vimini. Frutto di un percorso iniziato dieci anni fa, una strategia lungimirante per costruire un pezzo di futuro nuovo per la città». Nel racconto di Ricci non sono mancati i momenti difficili: l’incendio del San Bartolo del 2017, poi dalla gestione del Covid-19, alla crisi energetica, terremoto e alluvione. Poi la politica, il sindaco ha rivendicato l’accordo di quattro anni fa per allargare la giunta al M5s con Francesca Frenquellucci.

Le conclusioni e il messaggio d’amore per la città: «In questi dieci anni ho servito Pesaro con onestà, l’ho amata profondamente, ci ho messo tutto me stesso, anche i difetti, a volte togliendo tempo prezioso alla mia famiglia.  È stata un’avventura straordinaria».

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