Pesaro

Riapertura scuole, Cna Pesaro: «Integrare il trasporto privato a quello pubblico»

Le lezioni in presenza per tutti da lunedì 26 aprile non saranno solo un problema di sicurezza sanitaria. Battisti: «Si viaggia pochissimo con cali di fatturato enorme. Ora possiamo evitare sovraffollamenti»

Autobus, trasporto scolastico, trasporto pubblico locale
Autobus (foto di repertorio)

PESARO – La riapertura completa delle scuole per lezioni in presenza da lunedì 26 aprile non sarà solo un problema relativo alla sicurezza sanitaria e all’organizzazione generale ma anche per i trasporti. Con i mezzi privati fermi, le associazioni di categoria chiedono un patto integrativo.

«Cna Fita di Pesaro e Urbino e delle Marche – afferma il responsabile, Riccardo Battisti – chiede in proposito ad Adriabus di poter affiancare il trasporto pubblico locale con autobus, NCC e privati in grado di coprire tratte di minor traffico per integrare il servizio sulle tratte a più alta densità di viaggiatori e per istituire nuovi servizi a chiamata per i centri più piccoli e per gestire nuove linee ed orari per la gestione degli ingressi nelle scuole.

Una organizzazione razionale del servizio potrebbe scongiurare un sovraffollamento dei mezzi ed un rischio di trasmissione del virus».

Cna Fita a tal riguardo fa alcune considerazioni: «Si viaggia pochissimo. Nei servizi pesaresi di trasporto persone (taxi, noleggio con conducente, bus), le disdette sono arrivate fino al 60%. I servizi di trasporto scolastico sono a mezzo servizio da mesi a causa della chiusura delle scuole. Niente gite didattiche e viaggi d’istruzione che, per le imprese del settore trasporto persone, rappresentavano dal 20 al 40% del fatturato. In difficoltà anche il trasporto merci, con una minore movimentazione dei container del 30% a causa della contrazione dell’import dall’oriente e dell’export verso gli altri Paesi europei. La drammatica contrazione della domanda – afferma Riccardo Battisti responsabile Cna Fita Pesaro e Urbino – ha generato per queste imprese difficoltà nei pagamenti di gasolio, forniture di gomme, assicurazioni, manutenzione e, soprattutto, i contratti di leasing del parco auto».

ALCUNI NUMERI
Nel trasporto persone, le imprese pesaresi sono 81 con 482 addetti. Di questi i taxi sono 32 e le autovetture di noleggio con conducente 66. Meno drammatica ma sempre pesante la situazione nel trasporto merci dove il 64,1% delle imprese ha subito le conseguenze dell’epidemia e il 77,8% è pessimista per i prossimi mesi. A prevedere una riduzione dei ricavi superiore al 25% è il 14,5% delle imprese mentre il 20,5% ipotizza un calo tra il 15 e il 20%. L’11,1% pensa a un calo del fatturato inferiore al 5% e per il 13,7% il fatturato rimarrà stabile.

«Ecco perché chiediamo ad Adriabus in primis e poi anche alla Regione in questa fase di poter integrare il trasporto privato a quello pubblico». 

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