Pesaro

Al via il restauro della pala del Bellini, tesoro dei Musei Civici di Pesaro

L'intervento è necessario per ripristinare alcune lacune nella pellicola pittorica. L'operazione verrà fatta direttamente all'interno degli spazi museali

La pala del Bellini conservata a Pesaro

PESARO – Mettere le mani su una delle pale più importanti del rinascimento italiano è un evento incredibile: lunedì 4 ottobre parte il cantiere per il restauro sulla Pala di Giovanni Bellini a cura della ditta Roberto Saccuman, una manutenzione importante sul tesoro assoluto dei Musei Civici, che porta a conclusione l’iter dell’articolato progetto di recupero avviato nel 2019 e interrotto lo scorso anno per l’emergenza sanitaria. La fine dei lavori è prevista entro il mese di novembre.

Un intervento che aveva già generato polemiche.

Vale la pena sottolineare che per evitare stress termoigrometrici alla tavola, il restauro verrà eseguito all’interno della sala che custodisce la Pala che continuerà ad accogliere regolarmente i visitatori. A questo proposito Daniele Vimini – vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro – sottolinea che «il pubblico dei Musei Civici in questo periodo avrà quindi l’opportunità unica di assistere in diretta all’intervento dei restauratori all’opera su quello che è un capolavoro cardine del rinascimento italiano. D’altra parte le visite al cantiere potranno essere un’occasione straordinaria di incontro con l’arte anche per i giovanissimi delle scuole».

Elaborato dai funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e diretto dall’ispettore di zona Tommaso Castaldi, il progetto di restauro consiste in un intervento sulle parti della pellicola pittorica in sofferenza e sulla sostituzione della parchettatura sul retro dell’opera ed è finanziato da Fondi Ministeriali. Il Comune di Pesaro partecipa invece coprendo la cifra per le operazioni di movimentazione della tavola centraleaffidate ad Apice S.r.l./Firenze.

L’intervento di consolidamento a cura della ditta C.B.C. Conservazione Beni Culturali di Roma consisterà, dopo la velinatura protettiva dei sollevamenti a tenda più critici con carta giapponese e adesivo idoneo, nel fissaggio della pellicola pittorica mediante infiltrazione di resine acriliche in dispersione e nella reintegrazione pittorica e riequilibratura della verniciatura finale. La rimozione della parchettatura a cura della ditta Roberto Saccuman snc/Villanova-Marsciano (PG) permetterà di eseguire le operazioni necessarie a restituire la continuità del tavolato. Completata la fase del risanamento si potrà procedere a realizzazione e montaggio della nuova struttura di contenimento che sarà riprogettata unendo l’impianto tradizionale voluto da Giovanni Bellini alle più innovative soluzioni per la realizzazione dei supporti lignei. Il nuovo sistema di contenimento sarà caratterizzato da una maggior mobilità che consentirà di mantenere la planarità del dipinto in maniera naturale e non troppo costrittiva. Un sistema che consentirà anche di porre sul retro un’eventuale schermatura di protezione che rallenti le escursioni termoigrometriche, utile in caso di improvvisi sbalzi dei valori. Le ditte incaricate sono gli stessi professionisti che nel tempo hanno seguito le vicende conservative dell’opera e dunque ne conoscono a fondo le caratteristiche tecniche e costruttive.  

Questo intervento del 2021 nasce dalla collaborazione tra Soprintendenza e Amministrazione Comunale per risolvere definitivamente alcune criticità conservative della Pala che più di un secolo fa ha abbandonato la chiesa di San Francesco, sua sede originaria, per entrare nelle collezioni pubbliche e diventare un vero fiore all’occhiello per Pesaro.