Pesaro

Renne e Babbi Natale scolpiti nel ghiaccio: «Il nostro show a Gradara. Così vi stupiremo» – FOTO

Tutto pronto per assistere alle esibizioni delle sculture di ghiaccio a Gradara. È iniziato il count down per lo show dell’Accademia italiana ghiaccio artistico (Aiga)

Una delle bellissime sculture di ghiaccio

ANCONA – Tutto pronto per assistere alle esibizioni delle sculture di ghiaccio a Gradara. È iniziato il count down per lo show dell’Accademia italiana ghiaccio artistico (Aiga). L’associazione, che tra i suoi iscritti vanta anche dei marchigiani, opera pure nel territorio del pesarese.

«Si tratta di una comunità di scultori del ghiaccio – spiega Matteo Riccardo, mentre scolpisce un presepe in una teca, al freddo – Cerchiamo di portare la scultura del ghiaccio, che negli anni ’80 andava forte nei buffet. La nostra è stata una evoluzione, l’abbiamo portata fuori dalla cucina e l’abbiamo fatta diventare più spettacolare. Ora noi siamo dentro il Comune di San Vendemiano, a Treviso, in Veneto, e ci troviamo dentro una teca refrigerata all’interno di una mostra fotografica e di scultura. Stiamo realizzando un presepio», precisa.

I ragazzi dell’Aiga hanno lavorato anche a Jesolo, fino a qualche anno fa e poi, come dicevamo, a Pesaro. I lavori sono gratuiti ma l’organizzazione è lieta di ricevere donazioni. Non solo per sostenersi ma anche per fare beneficenza (parte del ricavato dalla realizzazione delle opere a volte viene destinato a determinate associazioni di rilevanza sociale).

L’8, il 10 e il 26 dicembre l’Aiga sarà a Gradara: «Ogni spettacolo è unico e l’esibizione durerà un’oretta al massimo – evidenzia Francesco Falasconi – Non si sa mai quanto durerà una scultura. Ci sono tante variabili da considerare, tra cui proprio la temperatura».

Nella teca, invece, si raggiungono le temperature di congelamento, fino a -10 o -12 gradi per la conservazione. «Ma anche dopo che l’opera viene ultimata, lei resta comunque viva, si modifica col passare delle ore, non è mai statica. A Gradara potrebbero essere scolpite renne, Babbi Natale, angeli o eschimesi». Chi vivrà vedrà…

Ai piedi, i ragazzi dell’Aiga indossano «scarponi pneumatici, ormai introvabili, di quelli che servivano un tempo per andare in Alaska – dicono – E poi abiti termini, che si possono facilmente trovare da Decathlon». Per scolpire si usano gli strumenti classici: dalle seghe agli elettroutensili. E ghiaccio sia!

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