Pesaro

Regionali, no ai seggi nelle scuole: obiettivo garantire la continuità didattica

Approvata la mozione in Consiglio Regionale. Biancani (Pd): «Allestire e sanificare farebbe perdere diversi giorni, meglio palestre, uffici, ex caserme»

Elezioni

PESARO – Elezioni regionali, obiettivo trovare sedi alternative alle scuole. È questo il senso della mozione approvata in Consiglio Regionale. Ovvero «Collaborare con tutte le istituzioni territoriali e nazionali per effettuare una rapida ricognizione delle possibili sedi alternative alle scuole, in cui svolgere le elezioni in autunno».

Questo è quanto chiede alla Giunta regionale la mozione approvata martedì scorso dall’Assemblea legislativa, considerando la data di inizio dell’anno scolastico fissata il prossimo 14 settembre.

«Il tema della scuola deve essere una priorità – sottolinea il consigliere regionale Andrea Biancani (Pd) – e nel corso dell’ultima seduta il Consiglio regionale ha posto l’attenzione sul problema dell’allestimento dei seggi all’interno degli edifici scolastici, con la conseguente interruzione della didattica a pochi giorni dalla ripartenza. Questo costituirebbe un problema per la continuità delle lezioni e un aggravamento delle difficoltà per le famiglie nel conciliare la cura dei figli con il lavoro».

La sospensione dell’attività didattica sarebbe necessaria non solo per i giorni che serviranno all’allestimento dei seggi e alle operazioni di voto, ma anche per la successiva sanificazione degli ambienti, e, nei Comuni al voto per il sindaco, anche nelle date degli eventuali ballottaggi. Per predisporre i seggi, suggerisce la mozione, di cui primo firmatario è il presidente della commissione affari istituzionali – istruzione Francesco Giacinti (Pd), potrebbero essere utilizzati i palazzi dello sport, le palestre, gli uffici, le ex caserme, oppure strutture temporanee e altri contenitori pubblici.

«Nella fase più difficile dell’emergenza sanitaria – ricorda Biancani – dirigenti scolastici, insegnanti e famiglie, con senso di responsabilità, si sono impegnati e aiutati a vicenda per attivare la didattica a distanza. Ma adesso dobbiamo recuperare e garantire continuità alla scuola, in presenza e in sicurezza».

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