Pesaro

La provincia di Pesaro protagonista della XXIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum

In evidenza il nuovo museo Oliveriano che verrà inaugurato a giugno, poi i bronzi di Pergola e la domus del mito di Sant'Angelo in Vado

PAESTUM – La Pesaro archeologica è stata presentata in occasione della XXIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum. La città è stata protagonista di due degli appuntamenti della sala Velia del rinnovato complesso delle Manifatture Tabacchi: la presentazione del nuovo allestimento del Museo Oliveriano e quella, in anteprima nazionale, del volume a fumetti “Pisaurum Felix”. 

Ambasciatori di Pesaro e del racconto dell’allestimento del nuovo Museo Oliveriano, sono stati Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza, Brunella Paolini direttrice della Biblioteca e Musei Oliveriani, Raffaella Ciuccarelli, funzionario della Soprintendenza Archeologia delle Marche, Chiara Delpino, curatrice dell’allestimento del nuovo Museo Oliveriano e Simone Capra, architetto incaricato dell’allestimento «pensato per una nuova narrazione della storia archeologica pesarese» come sottolineato da Vimini.  

Narrazione che sarà fruibile da giugno 2022, questa la data prevista per l’inaugurazione degli spazi del museo Oliveriano, dedicati alla Pesaro archeologica, «frutto di un intenso lavoro di anni», come precisato da Chiara Delpino che ha presentato il criterio allestitivo scelto e suddiviso in racconti tematici: «Per ogni singolo nucleo in cui si articola la narrazione millenaria, sono esposti dei reperti iconici su cui il visitatore è invitato a soffermarsi. L’accento non vuole essere tanto sul reperto in sé e per sé ma sulla possibilità di ricostruire il passato – e la storia delle vite passate – che ogni reperto può tramandare se interrogato». 

«Un lavoro che sigla una rinnovata sinergia con l’Amministrazione comunale, con la quale, negli ultimi anni sono stati avviati progetti di valorizzazione e di ricerca» ha sottolineato Raffaella Ciuccarelli, funzionaria archeologa responsabile per Pesaro della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche. 

La direttrice dell’Oliveriano, Brunella Paolini ha espresso soddisfazione «per un progetto che rimette ordine alle collezioni dopo decenni, e che permetterà di avvicinare e scoprire la storia della città attraverso le testimonianze più antiche e una fruizione più intuitiva, ma sempre attenta ai principi storici e filologici, che si rivolge in particolare al pubblico più giovane». 

I bronzi di Pergola

L’occasione, costruita anche grazie alla sinergia con Confcommercio Pesaro Urbino e Regione Marche ha permesso, insieme al direttore Amerigo Varotti, di «contestualizzare la Pesaro archeologica – ha detto Vimini – dall’età del ferro ai Piceni fino a tutta la storia romana all’interno dell’ancora più vasta offerta complessiva degli Itinerari Archeologici di Pesaro e Urbino» che annoverano anche il materiale della rinnovata didattica del sito archeologico di Colombarone e il racconto dell’apertura del nuovo antiquarium, apprezzati dal pubblico della Borsa. Poi ovviamente i bronzi di Pergola e la domus del mito di Sant’Angelo in Vado. E ancora Cagli, Colli al Metauro, Fossombrone e Terre Roveresche.

Il museo archeologico di Fossombrone
Il museo archeologico di Fossombrone

La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico è stata inoltre l’occasione per presentare, in anteprima nazionale, “Pisaurum Felix” realizzato da John Betti, artista e illustratore e da Chiara Delpino coautrice.

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