Pesaro

Provincia di Pesaro, fornitori pagati in 26 giorni: dimezzati i tempi

Approvato il bilancio consuntivo con 7,7 milioni di euro di investimenti tra strade e scuole nonostante le minori entrate

Il presidente della Provincia Giuseppe Paolini

PESARO – Bilancio consuntivo della Provincia, investimenti per 7,7 milioni di euro nel 2020. E in un momento di contrazione economica come quello in cui viviamo, sono migliorati i tempi di pagamento dei fornitori.

Dopo il parere favorevole espresso all’unanimità dall’Assemblea dei Sindaci, il Consiglio provinciale, presieduto dal presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini, ha approvato, con l’astensione del gruppo “Cambiamo Pagina”, il Rendiconto 2020, che presenta un risultato di amministrazione di 13,6 milioni di euro, di cui 8,6 relativi ad accantonamenti nel rispetto delle norme di legge, 4,4 milioni di euro di parte vincolata, 334 mila euro di avanzo libero (per far fronte a spese straordinarie sia nella parte corrente che in conto capitale) e 307mila euro destinati agli investimenti.

«Nel 2020 – ha spiegato il direttore generale della Provincia Marco Domenicucci – abbiamo mobilitato investimenti per 7,7 milioni di euro, di cui 4,2 per le strade e 3 per le scuole, gestendo integralmente nel bilancio tutte le risorse assegnate dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, dal Ministero dell’Istruzione e dalla Regione, senza farle confluire nell’avanzo. Aver impegnato tutti i finanziamenti assegnati è fondamentale, poiché ci ha permesso di dare continuità ai lavori per scuole e strade, nonostante l’emergenza sanitaria».

Anche la Provincia di Pesaro e Urbino, come le altre amministrazioni, si è trovata a dover gestire nel 2020 la difficile situazione legata alla pandemia. «Grazie ai fondi Covid assegnati dallo Stato per 5,8 milioni di euro – ha detto ancora Marco Domenicucci -, siamo riusciti a mantenere l’equilibrio di bilancio, facendo fronte agli oltre 3 milioni di euro di minori entrate e 2 milioni di euro di maggiori spese, queste ultime in particolare per l’adeguamento degli spazi scolastici, l’acquisto di strumentazione informatica per i lavoratori in smartworking e per interventi legati alla sanificazione dell’ente e al rispetto della normativa anti-Covid 19».

Come aggiunto dalla responsabile del bilancio Patrizia Omiccioli, «nel 2021 è previsto un nuovo riparto da parte dello Stato per un totale di 50 milioni di euro, che per la Provincia di Pesaro e Urbino dovrebbero tradursi in circa 250 mila euro da utilizzare sia a copertura delle minori entrate che delle maggiori spese». Patrizia Omiccioli ha poi sottolineato come la Provincia, oltre ad aver migliorato i tempi di pagamento ai fornitori (si è passati da una media di 49 giorni a 26 giorni), abbia chiuso a fine anno la propria cassa con un saldo di 11,3 milioni di euro, «a testimonianza della solidità dell’ente dopo anni di difficoltà per i tagli e prelievi forzosi dello Stato dalle nostre casse, risorse in parte riassegnate negli ultimi esercizi finanziari». 

La capogruppo di “Cambiamo Pagina” Margherita Mencoboni, nel motivare l’astensione ha evidenziato: «A due anni dalla nostra elezione, mi sento in dovere di fare i complimenti a chi ha gestito le finanze dell’ente in un momento particolare della nostra vita, basti pensare all’ultimo anno. Pur essendo forza di opposizione, il nostro gruppo dà una valutazione positiva: con meno personale a causa dei pensionamenti e tante difficoltà, avete affrontato la situazione facendo un lavoro egregio anche nella redazione del rendiconto. Vi chiedo di investire ancora di più per la manutenzione delle strade, che oltre ad essere infrastrutture fondamentali per l’economia del territorio, rappresentano il biglietto da visita della Provincia e dei nostri Comuni». Al riguardo il presidente Giuseppe Paolini ha specificato: «Gli investimenti si basano in gran parte sui trasferimenti del Mit. Per i prossimi 3 anni, essendo stati previsti a livello nazionale finanziamenti specifici per ponti e viadotti, che per la Provincia di Pesaro e Urbino si tradurranno in 11 milioni di euro, sarà possibile per noi utilizzare esclusivamente per le strade le risorse che erano state programmate anche per i ponti».

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