Pesaro

A Pesaro “Protezione freddo” ha scaldato le notti dei senza fissa dimora: 1000 pernottamenti negli ultimi 3 inverni

Attivo da tre anni, il servizio ideato dal Comune in collaborazione con La Città della Gioia ha dato aiuto a quasi 100 persone. «L’obiettivo è dare aiuto a chi vive in condizioni di grave difficoltà e fragilità personale»

L'assessore Pandolfi e lo staff di Città della Gioia

PESARO – In tre inverni ha garantito più di 1000 notti al caldo a circa 100 persone senza fissa dimora regalando «un sostegno concreto e momenti di umanità». Continua il progetto “Protezione freddo” promosso e ideato dal Servizio Sociale Professionale del Comune di Pesaro attivo «grazie alla competenza e alla passione messa in campo dagli operatori e volontari de La Città della Gioia ed alla solidarietà di tanti cittadini – sottolinea Luca Pandolfi, assessore alla Solidarietà -. Pesaro, nel tempo, ha creato una rete in grado di rispondere a molteplici esigenze, garantendo sempre il massimo del riserbo». 

“Protezione freddo” è l’offerta di un sistema integrato di servizi di accoglienza e riparo rivolto a persone senza fissa dimora che si trovino in condizione di rischio di incolumità nel periodo invernale, segnalate dalle Forze dell’ordine, dai Servizi Sociali, dalle autorità sanitarie. Il servizio è garantito dalla reperibilità di un operatore contattabile tramite un numero dedicato e attivo h24: «I tempi di intervento sono molto veloci – spiega Eugenio Bravi, presidente dell’associazione La Città della Gioia -. Grazie anche alla collaborazione delle Forze dell’ordine che intercettano le segnalazioni e ci permettono di individuare con celerità le strutture disponibili con le quali è stato pianificato il progetto, procedendo all’accoglienza, nel rispetto delle norme anti-Covid sia da parte degli operatori, sia degli utenti». 

«L’iniziativa nasce dalla rilevazione dei bisogni individuati dal Servizio Sociale – riferisce Carla Romanello, responsabile del Servizio Sociale del Comune – e dalla necessità di dare una risposta fluida e veloce, evitando ghettizzazioni ed isolamento dei beneficiari. Da qui l’opportunità di co-progettare con un’associazione già esperta e attiva nel territorio in materia di prima accoglienza, come, appunto La città della gioia». 

«Dalla pronta accoglienza della persona senza fissa dimora che si trova a dormire all’aperto durante i periodi più freddi dell’anno – aggiunge l’assessore – l’intervento prosegue coinvolgendo altri enti e servizi in base alla problematica specifica della persona, il tutto nell’ottica del lavoro di rete e del principio di individualità di ognuno. La rete è una struttura ormai collaudata e qualificata. L’obiettivo condiviso con altre realtà del territorio che ringraziamo, è quello di dare aiuto a chi vive in condizioni di grave difficoltà e fragilità personale».  

Attivato per la prima volta nei mesi precedenti l’inizio dell’emergenza Covid-19 (inverno 2019-2020, dall’8 marzo fino ad aprile), “Protezione Freddo” ha assicurato un alloggio caldo ai senza fissa dimora anche durante il lockdown. 

Dall’1 novembre 2021 a oggi (febbraio 2022) sono stati 19 gli utenti di “Protezione freddo”, accolti durante 88 notti complessive (media di 4 pernotti a utente). Dall’1 novembre 2020 al 30 aprile 2021 il progetto ha dato supporto a 39 ospiti che hanno pernottato per 141 volte, fino all’8 marzo, in media per 3 notti. Durante il primo inverno nell’anno 2019/2020 l’ospitalità ha riguardato 38 senza fissa dimora alloggiati per 727 notti complessive: «A causa del Covid, abbiamo prorogato il servizio fino a giugno 2020 e continuato a dare rifugio ai bisognosi durante il lockdown generale, quando era vietato uscire di casa e le case d’accoglienza non hanno potuto fare eccezione alle chiusure» conclude Bravi. 

Cos’è la Città della Gioia

La Città della Gioia è un’associazione iscritta dal 2000 al Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato, attiva a Pesaro, città nella quale gestisce, grazie all’attività di circa 50 volontari e 2 coordinatori, 2 strutture di accoglienza per senza dimora, che sono:

Casa Mariolina, struttura di prima accoglienza per uomini europei senza fissa dimora, aperta tutti i giorni dalle 18.45 alle 7.30, in via dell’Acquedotto 23. A causa della pandemia, la struttura è aperta rispettando tutte le norme di sicurezza igienico-sanitaria previste, con 5 dei 7 posti letto disponibili. Agli ospiti vengono offerti, oltre al posto letto per la notte, cena, colazione, servizi igienici e, secondo disponibilità, capi di vestiario in caso d’emergenza. 

Casa Aurora, alloggio sociale per donne in difficoltà situata in centro storico a Pesaro (per ragioni di sicurezza non possiamo divulgare l’ubicazione esatta). Casa Aurora ha 6 camere singole, 2 con bagno in camera. La struttura è in autogestione, nell’ottica della responsabilizzazione rispetto al percorso di raggiungimento dell’autonomia delle ospiti, con progetti individuali e permanenze medio-lunghe. Ciascuna è seguita da una tutor e da una counselor dedicate. 

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