Pesaro

Pesaro, l’allestimento del museo archeologico oliveriano selezionato dal Premio nazionale di Architettura

Premiato il lavoro di STARTT per il riallestimento di Palazzo Almerici. Fino al 24 settembre, il progetto sarà in mostra alla Triennale

Il museo Oliveriano

PESARO – Un risultato davvero significativo per uno dei luoghi della cultura simbolo di Pesaro 2024. Il progetto per il riallestimento del Museo Archeologico Oliveriano firmato da STARTT è rientrato nella selezione speciale del Premio Italiano di Architettura 2023, un riconoscimento prestigioso promosso dalla Fondazione La Triennale di Milano e dal MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo. Giovedì 13 luglio (ore 11.30) a Milano, si è svolta la cerimonia di premiazione della quarta edizione e l’avvio della mostra che presenta vincitori e finalisti. Fino al 24 settembre, il progetto dell’Oliveriano sarà quindi esposto negli spazi milanesi.  

Cosa rende un edificio in grado di ispirare e lasciare un’impronta nella storia? Quali sono i principi per un’architettura sostenibile e in armonia con l’ambiente circostante? Ogni anno il Premio italiano di Architettura presenta uno spaccato dell’architettura italiana del presente con uno sguardo verso il futuro, promuovendo le opere realizzate da progettisti attivi in Italia, il cui impegno è rivolto all’innovazione, alla qualità del progetto e al ruolo sociale dell’architettura. 

Per Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro, si tratta di «un traguardo prestigioso che dà la misura della qualità che si è voluta perseguire nella realizzazione del nuovo Museo Oliveriano. Un risultato importante per il gruppo STARTT che va idealmente condiviso con quanti – dall’Ente Olivieri, ai diversi ambiti comunali fino ovviamente alle maestranze – hanno contribuito alla realizzazione di un’opera destinata a durare e a rappresentare uno dei migliori biglietti da visita per Pesaro 2024». 

«Il premio individua sempre edifici completi per il primo premio; quindi è un grande risultato essere rientrati nelle menzioni d’onore e finaliste con un progetto di recupero di interni – sottolinea l’architetto Simone Capra di STARTT. Grazie alla Fondazione La Triennale di Milano e alla Fondazione MAXXI, al Comitato d’Onore e alla Giuria internazionale che hanno valutato il nostro lavoro, e a tutti coloro che hanno lavorato con noi e il Comune di Pesaro per rendere possibile questo risultato». 

Il lavoro di STARTT selezionato dalla quarta edizione del prestigioso premio, ha coinvolto il riallestimento della collezione permanente del Museo Archeologico Oliveriano riaperto al pubblico nel nuovo assetto nel dicembre 2023. Il museo raccoglie reperti che raccontano un arco molto esteso della storia del territorio Adriatico che va dal Neolitico all’emergere della civiltà cristiana: questo lungo arco temporale è raccolto insieme attraverso il tema del gioco e dell’allusione. Il Museo Archeologico è uno spazio onirico, allude a uno spazio e a un tempo che non ci sono più. Il progetto museografico organizza una sequenza che – come nei giochi dei bambini – ricrea unità di luoghi immaginari attraverso la metafora e il gioco. Sorpresa e spazio ludico sono portati dentro al museo, perché è attraverso il gioco che è possibile l’apprendimento. Le sezioni didattiche sono articolate in ambienti dedicati, dove ogni spazio riservato ha la funzione di mettere in scena i reperti presentati in un’ottica di allusione al tempo e allo spazio di provenienza. L’intervento (2016-2022) è frutto di una stretta collaborazione tra progetto scientifico e architettonico, con l’obiettivo di ricostruire un’esposizione museografica aderente per forme all’individuazione delle unità scientifiche nello spazio storico. In questo senso il supporto espositivo è pensato come elemento di mediazione site specific tra opera archeologica e spazio architettonico. 

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