PESARO – Ponte ciclopedonale sul Foglia, critiche e materiali rovinati. La Lupus in Fabula aveva già sollevato polemiche da un punto di vista ambientale, ora c’è dell’altro.
A segnalare la questione è Pia Perricci di EvolviAmo Pesaro: «Indipendentemente da quella che può essere l’opinione personale di ognuno di noi sull’impatto estetico del ponte con tutta la zona circostante, vi sono comunque dei problemi di logica economica e di sicurezza non di poco conto. Dovrebbe essere noto a tutti che, il primo progetto risalente all’anno 2008-10 prevedeva un costo di circa 800.000 euro a fronte di una realizzazione di una struttura molto più moderna, leggera, e meno impattante con la natura circostante».
Per Perricci «la parte più problematica del ponte, a nostro parere è proprio la sicurezza. Le balaustre o i parapetti devono essere progettate ed installate per legge, in modo da non essere scalabili garantendo la sicurezza degli utenti soprattutto in presenza di dislivelli o bordi nel vuoto. Ciò significa che non devono avere elementi orizzontali o strutture che possano essere utilizzate come appigli per arrampicarsi o attraversare la barriera di protezione. Questo è quello che stabilisce il DM 236/89 oltre alla normativa Uni 10809».

Altro tema, l’estetica: «Non è dato neppure sapere perché i progettisti e gli esecutori hanno utilizzato una vernice a spruzzo che risulta altamente colabile e graffiabile anziché quella in polvere, infatti sono già visibili numerose scorticature della vernice lungo il passamano. Quando è stato presentato il progetto, la pubblica amministrazione ha preso in considerazione anche i costi di manutenzione? I pesaresi hanno già avuto l’esperienza di balaustre molto simili poste dinanzi alla palla di Pomodoro, ma a quanto pare questa esperienza non ha insegnato nulla. Questo non significa voler criticare a tutti i costi la pubblica amministrazione, ma pretendere che la spesa pubblica venga effettuata in maniera oculata come un buon padre di famiglia dovrebbe fare, considerato che viene effettuata con i soldi dei cittadini».