Pesaro

Polveri sottili, trend in miglioramento a Fano: solo 13 sforamenti

Un trend positivo rispetto alle altre grandi città delle Marche: a Pesaro ed Ancona gli sforamenti sono stati 17. Situazione più critica a Bellocchi: 43 sforamenti nel 2021, 8 in più di quelli consentiti

FANO – Migliora la qualità dell’aria di Fano ma non dappertutto. È questo il bilancio di fine 2021 che emerge dai dati rilevati dalla centralina sita in via Montegrappa. Per quello che concerne infatti la presenza di polveri sottili, negli ultimi 12 mesi, si sarebbero verificati solo 13 sforamenti (rispetto al tetto massimo di 35 imposto dalla direttiva europea). Un dato che rivela una buona qualità dell’aria e conferma un trend positivo anche rispetto alle altre grandi città della Regione: a Pesaro ed Ancona, nella stessa finestra temporale presa in considerazione, gli sforamenti sono stati 17.

Non è però tutto ora quello che luccica. Purtroppo sul territorio fanese è presente una zona fortemente in controtendenza: la centralina presente infatti a Bellocchi ha segnalato 43 sforamenti, 8 in più di quelli consentiti. Va detto che, nonostante gli 8 picchi in eccesso, anche in questo caso la situazione appare in via di miglioramento rispetto ai 78 del 2020. Il tutto certifica un impatto positivo delle ordinanze emesse dal Comune per la limitazione delle polveri sottili.

Ovviamente l’obiettivo è quello di contenere l’inquinamento dell’aria, come richiesto dalla normativa vigente ed in particolare abbattere il livello di polveri sottili che vengono generalmente indicate con l’acronimo Pm10 (dall’inglese di Particulate matter 10, in italiano “Materia particolata 10”), ovvero l’insieme di particelle atmosferiche presenti nell’aria. Il numero 10 indica che la densità di questo particolato è inferiore a 10 µm (micrometri), vale a dire 10 millesimi di millimetro. La sua composizione è estremamente eterogenea, perché può contenere fumo, microgocce di sostanze chimiche, polveri ma anche minuscole sostanze solide. Vale la pena ricordare che, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, l’esposizione alle polveri sottili sarebbe responsabile di circa 2 milioni di morti per cancro.

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