Pesaro

Ricci su Acquaroli: «Mi soffre». La replica di Baldelli: «Sa di perdere alle Europee e prova la Regione»

Il deputato Antonio Baldelli: «Ha già aperto il paracadute di salvezza, con un Pd allo sbando e la realtà dei numeri»

PESARO – Il sindaco di Pesaro punzecchia il Governatore Francesco Acquaroli. «Mi soffre».

Il deputato di Fratelli d’Italia, Antonio Baldelli, commenta le esternazioni pronunciate dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci, durante la presentazione del suo libro “Pane e politica”.

«Dalla sua ‘incontinenza’ oratoria, si evince che Ricci stia pensando di concorrere alla presidenza della regione, tanto da arrivare a sostenere: “Penso che a livello regionale ci possano essere tanti candidati, quello che è che Acquaroli mi soffre, si è notato in tante occasioni».

Ci rallegra questa sua auto candidatura, sintomo evidente dell’alta considerazione che nutre di sé Ricci, il quale, emulo di Figaro nel Barbiere di Siviglia, si ritiene il “factotum della città” e dell’intera regione. Ma cosa ne penseranno i compagni di partito di questo suo amore per l’opera buffa?

Come tutti coloro che parlano con eccessiva e immotivata sicurezza, il sindaco pesarese finisce per compiere gravi errori. Come quello di farci comprendere che, pur candidandosi alle europee, sia consapevole di non avere chance di strappare un biglietto per Strasburgo e che stia invece preparando la candidatura in regione. Insomma, prima di prendere il volo per l’Europa, ha già indossato il paracadute di salvezza».

Per Baldelli tutta strategia politica. «La sua campagna elettorale per l’Europa sarà dunque propedeutica alle regionali 2025 e utile a sgombrare il campo dagli altri competitor del Pd del sud delle Marche. 

A giugno, quello per Ricci, sarà dunque un voto a perdere. D’altronde, con un Pd che non supera nei sondaggi la soglia del 20%, il partito della Schlein – nel collegio Lazio, Umbria, Toscana e Marche – eleggerà 3 eurodeputati, forse 4. È quindi inverosimile che i più blasonati candidati Pd di Lazio (con 4,7 milioni di possibili elettori) e Toscana (con 3,5 milioni di possibili elettori) lascino il campo a Ricci (con 1,3 milioni di possibili elettori) e intonino la cavatina del Barbiere di Siviglia: “Largo al factotum della città”.

Cosa non si fa per qualche settimana di notorietà e per camuffare le difficoltà d’un partito allo sbando, con una segreteria regionale continuamente traballante, dove non si ha nient’altro da proporre che la vecchia logica di creare un fantomatico nemico – in questo caso la Giunta Acquaroli – per nascondere, sotto il tappeto, la polvere d’un partito che non c’è come l’isola di Peter Pan.

La sfrontatezza per cui Matteo Ricci è noto dovrà fare i conti con la realtà dei numeri in Europa e col buon governo di Acquaroli nelle Marche».

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