Pesaro

Pesaro24, Biancani: «Nel Piano annuale della cultura, nessun fondo dalla Regione per la Capitale»

Bocciato l'emendamento che avrebbe sostenuto i Comuni marchigiani che avessero voluto organizzare eventi in rete con la Capitale

Il consigliere regionale Andrea Biancani

PESARO – Pesaro Capitale della Cultura, ma è ancora polemica sui fondi regionali dati al capoluogo a nord delle Marche.

«Il riconoscimento di Pesaro come Capitale italiana della cultura 2024 è una grande occasione per tutte le Marche, ma incredibilmente la Regione si ostina a ignorarlo e a non sfruttarlo come occasione per promuovere tutto il territorio – commenta così il Vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Biancani il nuovo Piano annuale della cultura 2024, da poco passato in Commissione regionale – non c’è traccia di Pesaro. Per un anno, in tutta Italia, si parlerà di Pesaro e dei tanti eventi nazionali che ospiterà. Inevitabilmente questo porterà ad un aumento del turismo con tutto ciò che ne consegue in termini di sviluppo e promozione del territorio. Una Regione lungimirante non sarebbe solo orgogliosa di tale risultato, ma cercherebbe di distribuire su tutto il territorio regionale gli effetti positivi di questa occasione». 

Il consigliere continua: «In Commissione regionale, avevo presentato un emendamento volto a sostenere, con 150 mila euro, tutti i Comuni della Provincia di Pesaro e Urbino che organizzeranno eventi in rete con Pesaro all’interno del progetto ‘50×50 Capitali al quadrato’. L’idea era modificare, per il 2024, il bando culturale Marchestorie, che da anni da contributi alle attività dei borghi, creando una specifica sezione per sostenere i Comuni che avessero voluto creare degli eventi in collaborazione con Pesaro. Purtroppo, la maggioranza che governa la Regione ha bocciato questa proposta. Una contrarietà che ha dimostrato, ancora una volta, la difficoltà della Regione a riconoscere le grandi opportunità che potrebbe offrire il ruolo di Pesaro. Basti ricordare che ha sì sostenuto il progetto di Capitale con un milione di euro, ma che questa cifra, da un lato, è molto inferiore a quelle investite dalle altre Regione nelle rispettive città che hanno ottenuto questo titolo e, dall’altro lato, è stato necessario un grande pressing istituzionale affinché l’intero milione fosse stanziato, visto che in un primo memento era stato garantito solo metà dell’importo. 

Alla Regione, però, evidentemente, non interessa valorizzare nulla che sia legato alla Capitale della Cultura, a discapito di sé stessa e dell’intero territorio». 

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