PESARO – Dehors, parcheggi e negozi in centro storico. La polemica rimbalza dalle file dell’opposizione alla maggioranza. Prima l’intervento di Giulia Marchionni, poi quello dell’assessore Frenquellucci e infine quello di Fratelli d’Italia.
Ora il consigliere Riccardo Bernardi, dalle file della maggioranza, sottolinea: «Mentre il Comune di Pesaro, con il Sindaco Andrea Biancani e l’Assessora Francesca Frenquellucci, continua a portare avanti una politica seria, responsabile e costruttiva, a sostegno delle attività economiche e della vitalità del centro storico, il centrodestra continua a dimostrare la sua incoerenza, testimoniando ancora una volta che tutte le loro sigle non stanno insieme per il bene dei cittadini, bensì per aspirazioni personali che, nel nostro caso, guardano alle prossime regionali.
Fossero rimasti in silenzio avrebbero evitato di evidenziare l’ennesima divisione interna e invece la minoranza parla eccome, pur di finire sulla stampa».
Bernardi mette in evidenza. «In questo caso hanno preso nettamente le distanze dalle dichiarazioni, illogiche e surreali, della consigliera Giulia Marchionni sul caso del ristorante “C’era una volta”, dove si lamentava del dehor esterno, ponendola come una battaglia contro le varie attività che in centro storico usufruiscono di posti esterni. L’intervento della consigliera, slegato dalla realtà, ha generato imbarazzo a tal punto che, persino le forze politiche che almeno formalmente dovrebbero sostenerla, hanno preferito distanziarsi. Questo caso evidenzia nuovamente di come Marchionni continui con la sua personale “politica dei no”, mostrando la divisione interna di una minoranza disorientata e incapace di esprimere una linea coerente».
Il consigliere chiude: «Viene istintivo dunque supporre che che l’unico collante a tenere insieme queste sigle politiche sia la prospettiva delle prossime elezioni regionali, dove i pronostici non giocano a loro favore. Più che un progetto politico, quello dell’opposizione sembra essere un tentativo di sopravvivenza, tra chi cerca di salvare la propria posizione e chi mira a conquistarne una nuova poltrona. Ma non saranno certo le loro polemiche strumentali e contraddittorie a rallentare il percorso di crescita della città».