Pesaro

Pizzerie al taglio, gastronomie, gelaterie escluse dagli aiuti del Decreto Ristori

Ad evidenziarlo è la Cna, dopo la lettura del testo del provvedimento del Governo. Per le imprese del settore che svolgono l'attività senza somministrazione, non sarebbero previsti i contributi statali. «Inaccettabile, si estendano i benefici»

PESARO – Imprese escluse dagli indennizzi previsti con il Decreto Ristori, l’allarme della Cna dopo la lettura del testo del provvedimento del governo.

Per quanto riguarda la ristorazione risultano escluse tutte le imprese che svolgono l’attività senza somministrazione, in pratica tutto l’artigianato della ristorazione: pizzerie a taglio, gastronomie, rosticcerie, piadinerie, gelaterie non sono ammesse ai contributi nonostante stiano accusando da tempo vistosi cali di fatturato.

Per questo gli artigiani ribadiscono che tali attività devono essere assolutamente comprese nel comparto della ristorazione quando si parla di indennizzi, anche perché sono sempre inserite nei provvedimenti e nelle disposizioni in materia di obblighi e norme di sicurezza.

Cna confida che l’esclusione dal Decreto sia una banale – ma gravissima svista – e che l’esecutivo porrà rimedio con tempestività.

Il provvedimento consente, infatti, ai Ministri dell’Economia e dello Sviluppo Economico di estendere la platea dei beneficiari in qualsiasi momento.

La Confederazione infine sollecita il Governo a proseguire il confronto con le associazioni datoriali per definire un metodo chiaro, preciso e coerente per determinare il perimetro delle misure di ristoro.

È necessario infatti ampliare l’ambito di intervento alle attività delle filiere che sono le più colpite dalla pandemia e ulteriormente penalizzate dalle restrizioni per contenere il virus. Un lungo elenco, oltre 100mila attività, che comprende ad esempio bus turistici, tintolavenderie, fotografi che non possono essere ignorate.

Secondo la categoria «Se si obbliga tutto un settore al rispetto di misure restrittive, che limitano la libertà di impresa è altrettanto importante e logico che quando si emanano provvedimenti a sostegno di una categoria colpita dalle misure restrittive il beneficio deve essere per tutti».

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