Pesaro

Piano scolastico pesarese, preoccupazione per il riflesso della secessione

Sotto osservazione le autonomie scolastiche degli istituti comprensivi di Macerata Feltria e Mercatino Conca dopo il passaggio di Montecopiolo e Sassofeltrio alla Provincia di Rimini

Il presidente della Provincia Giuseppe Paolini

PESARO – Piano scolastico, c’è preoccupazione per le scuole dei comuni vicini ai secessionisti Montecopiolo e Sassofeltrio.

Il Consiglio provinciale di Pesaro e Urbino, presieduto dal presidente della Provincia Giuseppe Paolini, ha approvato all’unanimità il “Piano provinciale di programmazione rete scolastica per l’anno 2022 – 2023”, già oggetto di confronto con le parti sociali, che verrà ora  inviato alla Regione Marche per l’approvazione definitiva. 

Come comunicato agli inizi di agosto dalla Provincia ai dirigenti scolastici degli istituti superiori, anche quest’anno si è deciso di non valutare nuovi indirizzi, articolazioni o opzioni e/o dimensionamento scolastico relativamente agli istituti di istruzione secondaria di secondo grado per l’anno scolastico 2022-2023 “viste le difficoltà organizzative e di pianificazione dell’attività scolastica nel perdurare dell’emergenza sanitaria Covid-19 e l’esigenza di pervenire ad un adeguato stato di avanzamento degli interventi di edilizia scolastica pianificati e in corso di realizzazione, indispensabili per prefigurare la riorganizzazione di alcuni istituti scolastici sovradimensionati”. 

Sono stati invece inseriti nel Piano, come previsto dalle linee guida regionali, i “Percorsi di istruzione e formazione professionale” (IeFP) proposti dagli istituti superiori con indirizzi professionali e le proposte di competenza dei Comuni relative alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Nel documento, illustrato da Patrizia Paoloni dell’Ufficio programmazione rete scolastica della Provincia, si prende anche atto del progetto del Comune di Vallefoglia relativo ad un Polo Tecnologico a supporto delle imprese e dell’innovazione agroalimentare da realizzare in località Morciola, zona “Cantina sociale dei Colli Pesaresi”, i cui possibili percorsi formativi post – diploma non rientrano però nell’ambito di competenza della programmazione della rete scolastica, ma suscitano l’interesse della Provincia che ne terrà conto nell’ambito del nuovo Piano strategico provinciale 2022-2027 di prossima elaborazione, come evidenziato anche dal direttore generale Marco Domenicucci.

SCUOLE DELL’INFANZIA, PRIMARIE E SECONDARIE DI PRIMO GRADO

Sono state dichiarate tutte ammissibili, e dunque inserite nel “Piano provinciale di programmazione della rete scolastica 2022-2023”, le proposte di competenza dei Comuni relative alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, tra cui la richiesta del Comune di Apecchio di mantenere in deroga, anche per l’anno scolastico 2022/2023, l’autonomia scolastica dell’Istituto comprensivo statale “Scipione Lapi” (già concessa dalla legge di bilancio 2021 ma limitatamente all’anno scolastico in corso), in riferimento alle linee della “Strategia nazionale aree interne”, che si propone di rafforzare i servizi essenziali per i cittadini e invertire la tendenza allo spopolamento. Spiccano nuove richieste di mantenimento dell’autonomia scolastica da parte di Comuni che potrebbero subire contraccolpi dal passaggio di Montecopiolo e Sassofeltrio alla Provincia di Rimini. Si tratta dei Comuni di Macerata Feltria, Carpegna e Pietrarubbia (che hanno chiesto il mantenimento dell’autonomia scolastica dell’Istituto comprensivo di Macerata Feltria, essendoci il rischio che nell’anno scolastico 2022/223 il numero di alunni scenda sotto i parametri minimi di legge) e dei Comune di Mercatino Conca, Monte Cerignone e Montegrimano Terme (che hanno chiesto il mantenimento dell’autonomia scolastica dell’istituto comprensivo “Raffaello Sanzio” di Mercatino Conca, essendoci anche qui il rischio che nell’anno scolastico 2022/223 il numero di alunni scenda sotto i parametri minimi di legge). Come evidenziato nel Piano provinciale, “i Comuni di questa vasta area del Montefeltro, già penalizzati da viabilità e logistica difficoltose, chiedono di evitare ulteriori disservizi in considerazione della delicata fase di transizione, col passaggio in itinere dei Comuni di Sassofeltrio e Montecopiolo alla Regione Emilia Romagna e relativa revisione dei confini regionali e provinciali, cui dovrebbero seguire misure compensatorie per i territori marchigiani penalizzati, promesse dalla Regione Marche”. 

Tra le altre richieste, quelle del Comune di Pesaro di corsi ad indirizzo musicale nella scuola secondaria di I grado “Brancati” dell’IC “Olivieri” (attivazione chiesta dal 2009 e approvata negli anni dalla Regione, ma mai avvenuta per mancanza delle risorse di organico necessarie) e nella secondaria di I grado “Manzoni” dell’IC “Villa  San Martino” (approvata dalla Regione nel 2020), la richiesta del Comune di Mondolfo di un corso ad indirizzo musicale nella secondaria di I grado “Faà di Bruno” di Marotta (da affiancare a quello esistente nell’IC Fermi di Mondolfo), la richiesta del Comune di Cagli di mantenere le pluriclassi a Pianello (IC ‘Michelini Tocci’), la richiesta del Comune di Cartoceto di un corso ad indirizzo musicale nella secondaria di I grado IC “Marco Polo” e la presa d’atto del trasferimento comunicato dal Comune di Urbino del Centro provinciale per l’istruzione degli adulti da via Oddi a via SS.Annunziata 51.

PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE 

Quanto ai “Percorsi di istruzione e formazione professionale” (IeFP) proposti dagli istituti superiori con indirizzi professionali, è stata inserita nel Piano provinciale la ricognizione del fabbisogno formativo indicato dagli stessi. Per l’Ipsia “Benelli” di Pesaro le nuove richieste riguardano le figure professionali di “Operatore gestione acque e risanamento ambientale”, “Operatore informatico” e corso serale di “Operatore del benessere – acconciatore” (che si aggiungono ai percorsi attivati di “Operatore del benessere – estetista”, “Operatore del benessere – acconciatore”, “Operatore meccanico”, “Operatore riparatore veicoli”, “Operatore elettrico/elettronico”, “Operatore del benessere – estetista” serale, “Operatore elettrico/elettronico” serale), per l’IIS “Cecchi” di Pesaro previste 3 classi di “Operatore agricolo” (in linea con le iscrizioni degli ultimi anni), per il “Bramante – Genga” di Pesaro proposta la figura di “Operatore ai servizi di impresa” (che si aggiunge al percorso avviato di “Operatore del legno – Disegnatore progettista e web marrketing”), per l’IIS “Donati” di Fossombrone previste 2 classi prime per “Operatore del benessere – estetista” (in continuità con l’anno precedente), per l’Istituto omnicomprensivo “Montefeltro” di Sassocorvaro le figure di “Operatore del benessere – estetista” e  “Operatore elettrico ed elettronico” (in continuità con gli anni precedenti), mentre per l’IIS “Della Rovere” di Urbania le figure di “Operatore meccanico” e “Operatore della moda”.

VARIAZIONI DI BILANCIO 2021-2023

Il Consiglio provinciale ha anche approvato, con l’astensione dei consiglieri del gruppo “Cambiamo Pagina”, le variazioni al bilancio di previsione 2021/2023. Tra le voci inserite, i già annunciati trasferimenti dal Miur di 7 milioni di euro (messa in sicurezza nuova porzione Palazzo Petrucci di Fano; primo stralcio relativo al “corpo laboratori” nuova sede corso di studi professionale “Manutenzione e assistenza tecnica” del “Della Rovere” di Urbania; ristrutturazione edilizia con ampliamento della palestra del “Torelli” di Pergola; costruzione nuova palestra liceo artistico “Scuola del libro” di Urbino; messa in sicurezza palestra fabbricato “Morselli”, sede succursale del “Mamiani” di Pesaro) ed i 490mila euro, sempre di trasferimenti Miur già annunciati, legati all’emergenza Covid-19 per affitti, conduzione, noleggi di strutture modulari temporanee e adeguamento spazi e aule scolastiche. Nelle variazioni di bilancio è stato inserito anche l’importo di 1,9 milioni di euro come previsione di entrata in seguito all’azione legale intrapresa dalla Provincia nei confronti della Regione Marche, “occupante senza titolo degli immobili di proprietà provinciale situati in vari Comuni del territorio ed utilizzati per la funzione di Centri per l’impiego”.  Come evidenziato nella delibera, la procedura avviata “sostituisce la Regione Marche alla figura debitoria precedentemente individuata nei Comuni interessati dal servizio”. La vicenda si inquadra nella riforma delle Province avviata con legge 56/2014 e nel successivo passaggio di competenze dalla Provincia alla Regione Marche per la funzione “Mercato del Lavoro”.

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