Pesaro

Pesaro, La voce del Miralfiore: «Bene l’operazione contro lo spaccio, ma il Comune ha fatto danni con gli sfalci»

Il comitato ha raccolto 1200 firme con cui propone un piano di gestione del parco. «Si potevano coniugare le esigenze di salvaguardia delle specie con quelle della sicurezza»

Gli sfalci che aumentano la visibilità, al centro delle critiche degli ambientalisti

PESARO – Operazione contro lo spaccio al parco, La voce del Miralfiore torna a farsi sentire. Lo fa dopo aver raccolto 1200 firme per proporre al Comune e alle istituzioni la definizione di un Piano di gestione e fondi specifici.

Poi il commento sui 19 arresti, resi possibili anche grazie a una vasta operazione di sfalci del sottobosco per rendere visibili le aree dove si concentrava lo spaccio. Sfalci criticati perché considerati “indiscriminati”.

«Nell’attesa che la petizione possa avere l’ascolto auspicato – scrive il gruppo – facciamo le nostre congratulazioni alle Forze dell’ordine e al Questore. Ma non possiamo esprimere gli stessi elogi all’amministrazione visto l’eccessivo zelo con il quale ha assecondato la richiesta della Questura nel migliorare la visibilità all’interno del Parco, rasandolo in maniera indiscriminata e dannosa. Riteniamo che la visibilità poteva essere acquisita con interventi di manutenzione e sfoltimento selettivo delle alberature e dei cespugli, coniugando le esigenze delle forze dell’ordine con quelle della salvaguardia delle specie vegetali di maggior pregio, preservando il mantenimento dell’impianto originario del Parco, ora pesantemente compromesso. Il comitato promuoverà iniziative, con le forze dell’ordine e assemblee pubbliche di divulgazione».

E ancora: «La storia di questa vicenda riconferma la necessità di attivare un Comitato di Gestione competente ed esperto capace di tutelare il Parco, attraverso interventi di manutenzione e valorizzazione che rispettino le linee guida del progetto originario».

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