Pesaro

Pesaro, Villa Marina cambia pelle: l’arte e l’educazione civica per abbattere il razzismo

Installati pannelli degli artisti Perugini e Fiscaletti. Obiettivo far riflettere e coprire il degrado dell'edificio abbandonato

PESARO – L’arte per coprire il degrado di Villa Marina.

Un edificio imponente ma abbandonato in viale Trieste, a ridosso della spiaggia. Più volte oggetto di aste, mai andate a buon fine. L’ex colonia Villa Marina è stata ricoperta da pannelli antidegrado ispirati a Pesaro Capitale italiana della Cultura. Un progetto di ricerca partecipativa “La pelle sotto: decolonizzare Villa Marina” attraverso eventi artistici e momenti di confronto pubblico.

E’ stata presentata “Bagno Sole”, l’installazione fotografica di grandi dimensioni che dà il via all’intero progetto. E’ stata posizionata sopra una delle pareti della colonia, quella che guarda verso la piscina e l’accesso in viale Trieste, accosta la storia dell’edificio di epoca fascista ad immagini di altri contesti con realtà differenti, solo apparentemente slegate dalle vicende di Pesaro. Attraverso fotografie, installazioni e parole, il progetto indaga la percezione che i cittadini hanno della colonia di Villa Marina, per riconnettersi a fatti – tra presente e passato – relativi alla questione razziale.

«Obiettivo di questa fotografia è riportare lo sguardo dei cittadini verso un “patrimonio scomodo” della città troppo a lungo abbandonato – spiegano gli autori Nicola Perugini e Tommaso Fiscaletti “La Pelle Sotto”-  è un progetto che vorremmo sviluppare attraversando linguaggi e media differenti, nel tentativo di arricchire la percezione che abbiamo della colonia di Villa Marina, riconsiderando ciò che rappresenta».

L’edificio è nato in epoca fascista per ospitare i bambini provenienti da classi disagiate e rafforzare la ‘salute dei corpi’ attraverso l’elioterapia e il soggiorno marino, al fine di costruire una ‘stirpe italica’ capace di colonizzare altre popolazioni nel continente africano. Il progetto è possibile grazie al sostegno e alla collaborazione di Inps, proprietaria dello stabile.

Così il sindaco Matteo Ricci: «Il ringraziamento va agli artisti che attraverso quest’opera si sono inseriti nella Capitale italiana della cultura 2024, con un messaggio bellissimo: quello della lotta contro il razzismo. Siamo contenti che INPS abbia accettato questa idea, di utilizzare la copertura di Villa Marina per ospitare una bellissima opera che fa riflettere».

Per Daniele Vimini «Il programma di Pesaro 2024 è nato dai bisogni e dai desideri degli abitanti di oggi per sviluppare azioni concrete di riscrittura urbana e culturale a vantaggio degli abitanti futuri. Questa matrice civica – accanto naturalmente al valore artistico – emerge molto chiaramente anche in ‘La pelle sotto. Decolonizzare Villa Marina’, progetto che attraverso lo studio di materiali e archivi che documentano un luogo iconico della città, rilegge la geografia urbana del presente portando a galla una memoria ingombrante su cui serviva luce. Un’azione di ricerca preziosa, avviata nell’anno da Capitale che rimarrà come consapevolezza permanente per la comunità del territorio».

Il progetto continuerà dal 17 giugno – 28 luglio con la mostra fotografica diffusa sull’area urbana.

Il 29 giugno, Pesaro Studi (viale Trieste): incontro pubblico sui temi alla base del progetto

© riproduzione riservata