Pesaro

Vaccinazioni al Monaldi di Pesaro: è polemica su ritardi e organizzazione

Scontro tra la parlamentare Alessia Morani del Pd e il neocommissario Lega provinciale Lucentini, dopo l'attesa di martedì mattina. Anche per i sindacati dei pensionati è «caos».

Un momento della vaccinazione

PESARO – Vaccini over 80, ritardi e attese al Centro Monaldi di Pesaro. Sindacati e politica intervengono alimentando polemiche.

La parlamentare Alessia Morani fa sapere che «Martedì al centro vaccinale di Pesaro hanno convocato decine di persone senza avere a disposizione i vaccini, se non dopo diverse ore di attesa. Si tratta in alcuni casi di persone molto anziane che hanno dovuto attendere un tempo molto lungo per essere vaccinate. Bastava avvisarle il giorno prima e avremmo risparmiato tanti disagi e rischi per queste persone e per i loro accompagnatori. La gente è molto arrabbiata e stanca della disorganizzazione della regione. Abbiamo una situazione drammatica in termini di occupazione delle terapie intensive e dovremmo almeno sapere organizzare le vaccinazioni».

Secca la risposta della Lega con il neocommissario provinciale della Lega Pesaro Mauro Lucentini: «Basta con le polemiche quotidiane! I fatti smentiscono clamorosamente la Morani. Le Marche guidate dal centrodestra sono virtuose e ben sopra la media nazionale per vaccini somministrati e per la percentuale di vaccinazione sugli over 80. Perché allora l’onorevole insiste a denigrare l’assessore Saltamartini scaricandogli persino le responsabilità organizzative e logistiche che non gli competono? Questa continua macchina del fango quotidiana sta screditando non solo l’operato della Giunta, ma l’intera campagna vaccinale».

Anche per i sindacati dei pensionati il programma vaccinale è “nel caos”. Spi Cgil  Fnp Cisl Uilp Uil fanno sapere di essere «tempestati dalle telefonate dei propri iscritti che denunciano la situazione che stanno vivendo per vaccinarsi. Il ritiro delle dosi di AstraZeneca che ha portato a rivedere il piano vaccinale ha peggiorato ulteriormente la situazione che già era confusa.

Gli anziani sono le persone che dall’inizio della pandemia stanno pagando il prezzo più alto, prima in termini di decessi dentro le residenze protette, e ora per i continui disguidi nella vaccinazione. Nessuno merita di essere trattato in questo modo, tanto meno le persone più deboli e fragili.

Di fronte al caos di questi giorni è urgente dare risposte adeguate, e invece si assiste solo ad un’enorme disorganizzazione. La Regione Marche è tra quelle che ha vaccinato meno, e creato innumerevoli disguidi.

Per le organizzazioni sindacali è irresponsabile aver gestito il piano vaccinale in modo così diseguale, creando grandi disparità tra chi avrebbe avuto il diritto di beneficiare del vaccino prioritariamente in quanto soggetto fragile o anziano e chi poteva tranquillamente aspettare il turno successivo».

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