Pesaro

Pesaro Urbino, nasce Sophia: il sistema di mappatura delle videocamere per intervenire sui reati in tempo reale. Primo in Italia

Il prefetto Greco: «Primi in Italia a farlo, grande aiuto alle forze dell'ordine. E ora pensiamo anche agli impianti dei privati»

Telecamere, videosorveglianza, sicurezza

PESARO – Telecamere contro il crimine, nasce “Sophia“, il software per creare la “mappa” delle telecamere in provincia. Firmato nel Salone Metaurense della Prefettura, il Patto per la sicurezza urbana nel territorio provinciale, alla presenza del Questore, del Comandante Provinciale dei Carabinieri, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza. I Sindaci della provincia che, disponendo di impianti di videosorveglianza urbana, hanno aderito per la quasi totalità, renderanno possibile, con la firma del patto, una mappatura dei sistemi estesa sull’intero territorio e che potrà in futuro diventare valido strumento per una politica di sicurezza urbana integrata. Il progetto denominato Sophia parte dalla geolocalizzazione degli impianti su mappa viaria digitale e si propone nell’immediato di risalire in tempo reale all’ubicazione e ai referenti tecnici di tutti gli impianti censiti, accelerando l’acquisizione dei dati da parte delle forze di polizia in occasione di eventi criminosi. Nel medio periodo, estendendo la mappatura anche agli impianti privati, si potranno meglio individuare zone nelle quali si renda necessaria l’installazione di nuovi sistemi o la ricollocazione di quelli esistenti al fine di tutelare al meglio il territorio.

«Primi in Italia a farlo, sempre più dati e con maggiore velocità per le forze dell’ordine quando vengono commessi i reati, aumenta la sicurezza in provincia. Il progetto – spiega il Prefetto Emanuela Saveria Greco – servirà a mappare su una piattaforma informatica tutti i sistemi di videosorveglianza, le strade e le zone in cui i sistemi si trovano. Conosceremo la situazione della copertura delle telecamere sul nostro territorio. E’ importante per un aspetto di deterrenza. Avendo conoscenza immediata dell’esistenza delle telecamere, l’autore di un reato sarà subito identificato dalle forze di polizia, che potranno da subito risalire al gestore che ha la proprietà dell’impianto. Le forze dell’ordine potranno acquisire successivamente le immagini rilevanti. Il sistema sarà presto allargato ai privati per avere una conoscenza capillare della presenza della videosorveglianza sul territorio. E successivamente potrà essere utilizzato per il sistema targa-system».

Il questore Raffaele Clemente ha sottolineato che «è un dato di vita di vita o di morte il controllo della città. Abbiamo fatto una scelta che serve ad avere un piano tattico di controllo della città. Il nostro interesse, attraverso la cabina di regia di questo patto, è quello di conoscere personalmente chi gestisce le telecamere, aiutarlo nella consulenza, farlo partecipare in maniera attiva all’attività di sicurezza urbana».

Il sindaco Matteo Ricci ha rilevato come «tutte le statistiche indichino che la provincia di Pesaro è una delle realtà più sicure in Italia. Ma non dobbiamo abbassare la guardia. Abbiamo un problema legato al traffico di droga e in generale al mercato degli stupefacenti, oltre ai furti negli appartamenti. In questi anni abbiamo fatto tanti investimenti in città sulle telecamere, anche in grado di leggere le targhe. Questo è il contributo principale che possiamo dare alle forze dell’ordine. che nel nostro territorio stanno facendo un lavoro straordinario».

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