Pesaro

Pesaro Urbino, fine dell’emergenza idrica: dimezzata la portata del pozzo del Burano

Il comitato di Protezione civile ha optato per la riduzione del prelievo da 300 litri al secondo a 150. La prossima settimana nuova riunione

L'acqua che sgorga dal Burano

PESARO URBINO – Emergenza idrica, la paura è passata. Tanto che è stata diminuita la portata di prelievo del pozzo del Burano (Cagli): il Comitato provinciale di Protezione civile si è riunito e ha deciso che, viste le abbondanti precipitazioni degli ultimi giorni, che hanno rimpinguato i corsi d’acqua della Provincia di Pesaro e Urbino, è possibile ridurre la portata di prelievo da 300 litri al secondo a 150 litri al secondo. Apertura che aveva generato anche polemiche dei sindaci dell’entroterra.

Non ci saranno, per il momento invece, modifiche sui prelievi al pozzo di Sant’Anna: in questo caso la portata di prelievo viene mantenuta a 150 litri al secondo. L’assessorato alla Protezione Civile e Risorse idriche della Regione Marche sta monitorando la situazione in tutti i territori ed evidenza che rimane la necessità di fare un uso oculato delle risorse d’acqua, pur rilevando un miglioramento nell’ultimo periodo. La prossima settimana il Comitato provinciale di Protezione civile si riunirà nuovamente per analizzare la situazione: si valuterà la consistenza delle precipitazioni che sono previste nei prossimi giorni, lo stato degli invasi e i corpi d’acqua della provincia di Pesaro e Urbino, per poi decidere un’eventuale riduzione sulla portata di prelievo dei pozzi e il graduale ritorno alla normalità.

Al momento l’invaso di San Lazzaro è pieno al 98%, il Furlo all’80% e Tavernelle all’85%. Invasi osservati speciali perchè la loro capienza è ridotta al 50% visti i detriti accumulati negli anni. Tanto che si procederà alla pulizia dalla prossima primavera.

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