Pesaro

Pesaro, turismo e cultura. Fdi: «Basso livello da questa giunta, lo dicono gli operatori ed ex sindaci»

Malandrino e Boresta citano esempi di critiche mosse all'attuale governo della città. «La cultura è un'altra cosa»

Il litorale pesarese dall'alto

PESARO – Tipologie di turismo e cultura, Serena Boresta e Daniele Malandrino, referenti di Fratelli D’Italia lanciano delle critiche alla Giunta Ricci.

«Si dice che tre indizi costituiscano una prova. Solo negli ultimi giorni abbiamo visto prima il Conte Alessandro Marcucci Pinoli (Nani) compiere un gesto dimostrativo e pulire la vasca sotto il casco di Valentino Rossi che era sporca da tempo, poi un altro grande imprenditore alberghiero come Filippetti segnalare ancora una volta la distanza tra le esigenze di chi ha investito in strutture ricettive e il tipo di turismo di basso livello che Pesaro è in grado di attrarre oggi. Infine, certo non con grande sorpresa viste le tensioni in casa PD, è stato l’ex sindaco Giovannelli a smontare pezzo per pezzo l’operato di Ricci in questi anni. Quale rilevanza può avere per il futuro di Pesaro tutto questo? Una rilevanza strategica fondamentale perché la corazzata tenuta insieme con lo scotch del centro sinistra è una chiara eredità della gestione Ricci con personaggi chiave come Vimini e Belloni già di fatto inseriti come punti cardine nel nuovo possibile esecutivo a trazione PD a fronte di accordi tra poteri fatti nelle segrete e oscure camere di partito e non confrontandosi con il proprio elettorato attraverso le primarie».

Boresta e Malandrino

«D’altronde parlare di primarie con Ricci e come parlare di bistecche a un convegno vegano. L’esperienza del confronto Bonaccini/Schlein deve avergli generato parecchi incubi. Ora se un politico e amministratore navigato come Giovannelli parla di capitale degli eventi (in realtà l’opposizione aveva notato come le parole ricorrenti fossero pizza Rossini e festa) senza ricadute di medio o lungo periodo per la città e afferma che la cultura è ben altra cosa, ci si
può rendere conto di quanto sia inadeguata e fragile l’armata Brancaleone guidata dalla lambretta di Biancani.
E’ tempo che a Pesaro ci si apra alle persone, si mandino a casa gli amici degli amici e si ascolti con maggiore attenzione chi opera sul mercato ogni giorno, investendo il proprio denaro. Il centrodestra è pronto a farlo e sulla Cultura – quella vera – ha già pronti numerosi progetti per scalare la marcia, aldilà degli slogan».

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