Pesaro

Nuovo Daspo urbano, zone di Pesaro interdette a chi commette reati. Via allo studio

Si è riunita la commissione sicurezza. Pandolfi: «L'idea è un divieto di soggiorno per zone come il Miralfiore, ma ci sono dei limiti di legge»

Il sottopasso della stazione

PESARO – Commissione sicurezza, nuovi provvedimenti per contrastare furti, scippi e spaccio. Obiettivo una riformulazione del Daspo urbano per allontanare persone indesiderate che commettono reati da zone sensibili. In due anni sono stati 130 i daspo urbani della Polizia Locale, allontanamenti per 48 ore.

L’obiettivo è l’interdizione ad alcuni soggetti ritenuti responsabili di reati o di altre violazioni in determinate zone considerate a rischio. Ma si guarda anche al disagio sociale per poter prevenire bivacchi e situazioni di degrado.

Il capogruppo della lista civica dal Forza Pesaro ungranbelò Luca Pandolfi spiega cosa accaduto in commissione sicurezza. «Dall’inizio del mandato come Presidente della commissione sicurezza il consigliere Petretti, si è preso l’impegno di convocare la commissione per approfondimenti e confronti, con regolarità ed in ragione di temi degni di interesse. É stata pertanto convocata la commissione per fare il punto sulla situazione, a seguito della firma della patto per la sicurezza urbana, siglato qualche giorno fa, dal sindaco alla presenza del viceministro degli interni Mauri e del Prefetto.

Nell’audizione in commissione del Comandante della Polizia Locale Gianni Galdenzi e dell’ assessore Riccardo Pozzi, partendo dai dati positivi che evidenziano dei cali importanti dei reati, abbiamo ribadito la nostra volontà di non abbassare la guardia e fare di più.

Luca Pandolfi, consigliere Forza Pesaro Ungranbelpo

L’idea è portare avanti, secondo le normative possibili un divieto di soggiorno che può essere anche localizzato a specifiche zone come il parco Miralfiore o altre zone di spaccio o bivacco. In modo da allontanare soggetti che commettono reati come spaccio o furti da certi luoghi della città. Ci sono dei limiti di legge per cui va studiata in maniera precisa.

La sicurezza di una città non si fonda soltanto sull’azione essenziale delle forze dell ordine, ma anche sulla lotta al disagio sociale, sulla riqualificazione del tessuto urbano, la dove necessario, e sull’investimento culturale. E su questi fronti che siamo impegnati».

Il tema del parco Miralfiore con i casi di spaccio di sostanze stupefacenti e i casi di scippi avvenuti sulla pista ciclabile è una costante.
«Sulle due aree più critiche della città, il parco Miralfiore e via dell’Acquedotto, investiremo nella riqualificazione, con il bando per le periferie, e con tutte quelle iniziative che portano e porteranno i cittadini pesaresi a vivere quei luoghi – spiega Pandolfi – Mentre abbiamo concordato di riunire le commissioni i congiunte, Servizi sociali e Sicurezza, perché i risultati non si ottengono con la sola repressione. Alcuni pensano che la politica si fonda su promesse non mantenute e/o irrealizzabili e su polemiche costruite per confondere i cittadini invece di affrontare e risolvere problemi. Noi no! Noi crediamo fortemente nella politica dei fatti al servizio dei cittadini.

Utilizzare il tema “sicurezza” in modo strumentale e polemico non aiuta a trovare soluzioni idonee per affrontare la questione. Per questo apprezziamo come si é svolta l’ultima commissione sicurezza, in uno spirito collaborativo che auspichiamo continui. Il bene della città no ha colori politici».

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