Pesaro

Appalti, alta velocità Adriatica, sanità e università: le sfide per il rilancio pesarese

A Monteciccardo gli "Stati generali della nostra terra". Ricci: «Destinare i soldi del recovery fund a ferrovie. I collegamenti aiuteranno il rilancio economico»

PESARO – Stati generali della nostra terra a Monteciccardo. Infrastrutture e progetti per il rilancio di un territorio.

Al Conventino si parla di progetti con il sindaco Matteo Ricci: «Eravamo abituati agli incontri tematici. Ora abbiamo bisogno di fare una riflessione generale, dopo l’emergenza covid. La crisi economica è diventata spaventosa in tutto il Paese. Siamo dentro una fase di resistenza e la parola d’ordine deve essere velocità. Il governo ha fatto uno sforzo enorme e ha messo in moto molte risorse. Ma se non arrivano velocemente nelle tasche di imprese, lavoratori e famiglie, rischiamo un autunno caldissimo. Segnato da rabbia sociale crescente».

Quindi: «Dobbiamo uscirne con un Paese più semplice – rimarca Ricci -. Significa, prima di tutto, contrastare la burocrazia. Noi sindaci abbiamo distribuito velocemente i buoni spesa prima di Pasqua, in pochi giorni, con un meccanismo basato sull’autocertificazione e su controlli ex post. Solo a Pesaro abbiamo dato una risposta a 2800 famiglie per 560mila euro di buoni, con 240 euro in media a famiglia. Dall’avvio delle imprese ai contributi. Spero che dentro il decreto semplificazioni ci sia questo aspetto». Così come «è necessario modificare il codice degli appalti. Con quello attuale i lavori si mettono in moto fra due anni, ma abbiamo bisogno di farlo in due mesi. E’ un elemento centrale, perché parliamo anche di lavoro».

Tra le certezze, «dalla pandemia esce il grande valore della sanità pubblica. In Italia e nel nostro territorio tutti sono stati curati nella stessa maniera. Ma abbiamo visto quanto sia fragile la sanità territoriale. Dove dobbiamo investire di più, oltre agli ospedali», puntualizza il sindaco di Pesaro. Poi «la sostenibilità: non possiamo andare più avanti con politiche espansive sul lato urbanistico. Insistiamo piuttosto sulla trasformazione del costruito. A Pesaro abbiamo iniziato a ‘flessibilizzare’ il piano regolatore e proseguiremo, per non ingessare le destinazioni. E il tema ambientale esce rafforzato dalla pandemia. Così come quello tecnologico».

In più «oggi lo spazio vale molto più di prima. Questo incide sul turismo, sulle politiche abitative. Ed è una grande opportunità per i nostri borghi. Lo svuotamento delle aree interne verso i centri urbani è andato avanti per decenni. Oggi si presenta l’occasione per una possibile inversione di tendenza. Ma occorre orientare sul tema una parte importante delle risorse europee che verranno».  

Capitolo infrastrutture: «Guardiamo al collegamento verso Ancona perché ha uno dei porti più importanti dell’Adriatico, con potenzialità enormi. E a quello verso Bologna, che per noi è un nodo fondamentale ferroviario sull’alta velocità. Ma anche hub aeroportuale in chiave internazionale. E credo che nella partita dell’alta velocità Bologna-Taranto, rilanciata dal ministro Franceschini con l’arretramento della ferrovia da Pesaro a Termoli, dobbiamo avere una priorità. Ovvero il segmento tra Pesaro e Ancona, che significherebbe più in generale collegare Bologna a Ancona. L’altra tratta per noi fondamentale è la Orte-Falconara. Se non la risolviamo adesso, non lo facciamo più. Su questi due punti dobbiamo indirizzare i fondi del Recovery Fund  destinati alle ferrovie».

Gian Luca Gregori, rettore della università Politecnica della Marche, nella tavola rotonda con Giorgio Calcagnini (prorettore vicario dell’università di Urbino) moderata dalla giornalista Simonetta Marfoglia annuncia «il seme di un ulteriore corso che i nostri due atenei faranno a Pesaro. Le università non devono competere ma collaborare. Il prossimo anno avremo un’altra sorpresa nell’offerta formativa universitaria».

Un momento degli stati generali a Monteciccardo

Il presidente dell’Unione Pian del Bruscolo e sindaco di Vallefoglia Palmiro Ucchielli ha evidenziato: «Abbiamo bisogno che la macchina riparta rapidamente, con una progettualità futura importante. Siamo al centro di una vallata molto laboriosa, fatta di genialità e gente tosta. La nostra è la prima Unione delle Marche, con oltre 16mila imprese dislocate in 250 chilometri quadrati. L’appuntamento è un momento per riflettere sul rilancio culturale, economico e produttivo».

Ha aggiunto il sottosegretario allo Sviluppo Economico Alessia Morani: «E’ una giornata importante per il nostro territorio. L’emergenza ci ha messo di fronte ad una situazione inedita, mettendoci davanti a nuove priorità: la sicurezza sociale e dei territori, lo sviluppo sostenibile. Dobbiamo mettere insieme le forze locali per ripensare lo sviluppo: è un grande lavoro da fare, ma troveremo le energie e le risorse per tradurre le idee in sostanza».

Ampio fronte di interlocutori provinciali e regionali chiamati a raccolta con i seminari «Terra sana. Il sistema sociosanitario», «Terra bella. Il turismo e la cultura», «Terra operosa. Lo sviluppo, l’innovazione e il lavoro», «Terra moderna. Le infrastrutture, l’urbanistica, l’ambiente».

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