Pesaro

«Per Pesaro inizia un sogno operoso», le parole del presidente Sergio Mattarella – VIDEO

Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia di inaugurazione di Pesaro Capitale della Cultura 2024. Ottomila persone alla Vitrifrigo arena

«Per Pesaro inizia un sogno operoso. I cittadini si apprestano a vivere con speranza e motivato orgoglio l’anno da capitale della cultura».

Lo ha detto il presidente della repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia di inaugurazione di Pesaro Capitale della Cultura 2024. Ottomila persone alla Vitrifrigo arena, tra cui 2000 studenti.

Il presidente Mattarella ha continuato: «l’Italia raccoglie un gran numero di luoghi della cultura, dai centri remoti alle città. Una catena che è l’espressione della pluralità delle culture che rendono inimitabile la nostra identità. Un percorso di valore dell’Italia. Radici che vanno valorizzate nella loro peculiarità. Radici che definiscono l’immagine del paese.
La cultura espressa in tutti i luoghi è alla base di tutto questo, libera dalle ideologie e mai separata dai diritti e doveri della Costituzione. Appello alla responsabilità di capitalizzare il valore della libertà della cultura. La cultura è un patrimonio indivisibile. Attraversiamo una stagione drammatica in cui l’uomo sembra propenso a distruggere quello che ha costruito. Questo incide sulle economie e soprattutto sulle nostre coscienze. l’Europa ha scritto la parola pace nella sua identità. La promessa di pace genera libertà e uguaglianza. La cultura è un lievito che può generare la pace. Trasmettere cultura vuol dire alzare lo sguardo verso un compito di alta portata. La cultura permette di riflettere sulla storia per evitare di commettere gli errori passati. Pesaro ha scelto il tema della natura: l’ambiente gravemente violato è un obiettivo urgente. Tanti verranno a Pesaro per incontrarvi e conoscere il vostro patrimonio. È una conseguenza della circolarità della cultura che respinge l’idea di un monopolio di un pensiero unico. La cultura è presente e futuro, un passaggio di testimone da una generazione all’altra. Per Pesaro inizia un sogno operoso».

Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci ha parlato di una «dimostrazione dell’originale locale». Poi si è rivolto al presidente Mattarella. «Le persone sono venute per lei. Lei è un faro e un simbolo dell’unità nazionale in un periodo così complicato. La capitale della cultura nasce dieci anni fa, durante la crisi economica. Abbiamo proposto di riequilibrare il modello produttivo che affianca turismo bellezza e cultura alla manifattura. Valorizzeremo la cultura europea e il messaggio di pace in un momento di guerre. La bellezza sarà un motore di sviluppo. Dobbiamo essere orgogliosi di essere gente di provincia senza mai essere provinciali perché dobbiamo volare alto e avere l’ambizione di dare una speranza alla nostra terra. Cambiamo il futuro della nostra terra, andiamo a dimostrare di essere una delle province migliori italiane».

Il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano ha detto: «Un riconoscimento a una città che è un esempio di rinascimento italiano e proiezione al futuro. È la città della musica, di Rossini. Sarà un crescendo rossiniano, con persone operose capaci di tutelare la genuinità dei luoghi e di questa terra. La forza della cultura è il collante più forte che esista. In un mondo che tende a omologarsi, auguro a Pesaro di riconnettersi e di crescere».

Microfono anche al presidente della regione Marche Francesco Acquaroli: «Un riconoscimento che arriva per la prima volta nelle Marche e che ci rende orgogliosi. È la terra di Rossini, Raffaello, Bramante e Federico da Montefeltro. Ma anche di Leopardi, Enrico Mattei. Le marche esprimono scorci incantevoli e panorami mozzafiato in un connubio tra uomo e natura. Sarà uno stimolo a innamorarsi della nostra terra».

Daniele Vimini, assessore alla cultura di Pesaro ha evidenziato: «Ci siamo con orgoglio per manifestare una nuova declinazione della cultura».

Mattatore dell’evento il conduttore Paolo Bonolis. «Il valore della cultura è nella fatica di ottenerla. Oggi con la tecnologia è troppo facile averla, ma rischia di essere usa e getta. Serve un uso della tecnologia, non un abuso. Deve essere una strada di conoscenza non una scorciatoia».

Un evento che vede dalle 16 il concerto di Max Gazzè (gratis). Dall’ora di cena, alle 20 (con ingresso dalle 19), si ballerà con l’Orchestra Casadei (gratis). Poi la festa per i più giovani Once a Year, con Rosa Chemical (a pagamento, dalle 23.00; ingresso dalle ore 22.30) e dj importanti, convocati alla Vitrifrigo Arena dalle principali realtà dell’intrattenimento locale e nazionale per celebrare la cultura e il divertimento dando spazio ai giovani.

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