Pesaro

Pesaro, il Silp Cgil in protesta: «Senza personale e con la riforma Cartabia che vanifica il lavoro dei poliziotti»

Pierpaolo Frega spiega le ragioni: «Il governo aveva promesso assunzioni e il rinnovo del contratto. Percezione di insicurezza cresce»

PESARO – Assunzioni e rinnovo del contratto, il Silp Cgil Pesaro ha deciso sul territorio nazionale di indire per il 12 luglio, un giorno di protesta e rivendicativo, nei confronti del governo in carica, contro le mancate promesse.

«Sulla sicurezza non si scherza – spiega il segretario provinciale Pierpaolo Frega – Non si scherza sulla pelle degli operatori ma soprattutto non si scherza sulla pelle dei cittadini. La cronaca ultimamente, sebbene le statistiche parlino di una effettiva diminuzione dei reati, constata che la percezione di insicurezza tra la gente, si sta acuendo, anche grazie a scelte scellerate come la riforma sulla giustizia, la famosa “riforma Cartabia”. Donne e uomini delle forze dell’ordine vedono oramai sempre di più vanificati i loro sforzi di fronte a scelte incomprensibili della politica. Ore ed ore di lavoro, soprattutto straordinario, gettate alle ortiche da cavilli burocratici e sovrastrutture giuridiche che fanno perdere fiducia nella popolazione sul principio di giustizia e legalità. Ore ed ore di lavoro straordinarie sottopagate, impossibilità di ricorrere ad anticipo del TFS, liquidazioni dilazionate negli anni, mancanza di previdenza complementare, rinnovi contrattuali oramai chimere, con adeguamenti totalmente cannibalizzati dall’inflazione, uffici di polizia sempre più sguarniti ma con necessità operative sempre maggiori, disguidi per la cittadinanza sempre maggiori, basti pensare ai rilasci di passaporti e licenze».

A questa situazione il Silp Cgile dice basta. «Dopo aver manifestato contro tutti i governi da dieci anni in qua presentatisi, decide di indire non solo lo stato di agitazione, ma di progettare ulteriori forme di protesta, anche clamorose, contro il governo, reo di aver sbandierato la loro vicinanza, solidarietà alle Forze di Polizia, ma nei fatti di essersi comportati nè più nè meno, come chi li ha preceduti. L’abbattimento del cuneo fiscale previsto solo per quest’anno, incide nello stipendio di un lavoratore dello stato meno del prezzo attuale di un caffè. Questo è il valore che lo stato dà ai suoi servitori».

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