Pesaro

Pesaro, sì del consiglio al piano antenne ma c’è chi abbandona l’aula tra la maggioranza

L'assessore Conti: «Ora non dobbiamo solo accogliere le proposte dei gestori, ma con la mappatura possiamo mettere dei paletti»

PESARO – Piano antenne, sì del consiglio comunale al Regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazioni. Oggi gli impianti sono 100 e ne arriveranno altri 35.

L’assessora Maria Rosa Conti lo ha illustrato: «Oggi votiamo la sostituzione del Regolamento comunale dell’aprile 2006. Rispetto al precedente, quello proposto all’articolo 1, riconosce e attesta la condizione generale dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. Un’analisi che non avevamo finora e che è la misurazione esatta della condizione in base agli impianti esistenti nel Comune di Pesaro».
La Mappa delle localizzazioni (ex “Piano dei siti idonei), «avrà un aggiornamento annuale, sarà “work in progress”. Finora recepivamo il programma di sviluppo presentato ogni anno entro il 31 marzo dai gestori, contenente le proposte di nuove antenne del singolo con una delibera di giunta. D’ora in poi, piano aggiornato alla mano, la Giunta non dovrà più accogliere le richieste, ma potrà fare, per ciascuna, una controproposta in base alla mappa delle localizzazioni e indicando dove si potrà soddisfare l’esigenza di copertura. Fatto non secondario, tali indicazioni saranno prese dal Consiglio comunale».    

Un piano che ha generato frizioni in maggioranza. Prima di abbandonare l’assise come segno di protesta, Manenti ha detto: «Oggi ci ritroviamo con un Parco che ha due areali di studio sull’abitato e due ipotesi di collocazione a Cattabrighe, in aggiunta all’antenna “cotton fioc” già istallata che urla vendetta. Il nostro obiettivo è arrivare a una tutela integrale del Parco. Speravamo in qualcosa di più, non possiamo avvallare un Regolamento del genere. Come atto di chiarezza, oggi lascerò assise in segno di protesta».   

Intervenuto sull’argomento, il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, ha detto: «In questi mesi gli uffici Ambiente hanno fatto un lavoro prezioso, che dovremmo apprezzare tutti. Non si tratta di una vicenda locale, ma nazionale, con una normativa ampia che tende a “far fare”. Invito tutti a fare una ricerca: quanti comuni italiani hanno un regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione, che, come il nostro, prova a mettere qualche paletto e gestire la situazione?». E ancora, «Il lavoro dell’assessore Conti va apprezzato, non è semplice. O ci fidiamo che questa sia una tecnologia sicura, o smettiamo di usare il cellulare. Bisogna avere equilibrio sulla vicenda». Il sindaco ha poi commentato la scelta del consigliere de Il Faro: «Dispiace che Manenti abbia abbandonato l’assise. Da anni ci si lamenta che sul San Bartolo non prende il telefono, il che provoca anche problemi di sicurezza. Quell’antenna ha avuto parere favorevole di tutti, ad iniziare dal Parco San Bartolo. Gli uffici stanno trattando con il gestore per farla abbassare, cambiarne l’involucro, migliorare l’impatto. Sono vicende che vanno gestite con equilibrio. Apprezzerei lo sforzo fatto per lo sforzo programmatico fatto». 

Per il leghista Andreolli: «Molti cittadini si sono chiesti perché non sapevano nulla dell’istallazione di nuovi impianti vicino a casa. Se i cittadini non sono stati coinvolti, ma è stato solo pubblicato nell’albo pretorio, risulta un’azione sbagliata. La battaglia del “no a priori”, penso sia sbagliata. Ma si chiede di avere informazioni, cosa che in questi mesi non c’è stata. I consigli di quartiere non sono stati adeguatamente coinvolti».   

La consigliera d’opposizione Marchionni ha sottolineato: «L’albo è uno strumento, ma non è sufficiente. Ma da ora in poi dove sta il coinvolgimento dei cittadini? Vero che le antenne serviranno, ma occorre essere consapevoli di dove verranno collocate. Tema non affrontato a sufficienza e su cui non c’è stata coerenza da parte di chi doveva decidere». T. Nobili: «Il Regolamento è un primo passo importante per mettere paletti e cercare di andare nella direzione che tutti auspichiamo: manteniamo equilibrio e utilizziamo gli strumenti che abbiamo, tra cui questo Regolamento».  

 

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