Pesaro

Pesaro, decine di segnalazioni di estetiste e acconciatori abusivi

La Confartigianato lancia l'allarme. Casagrande: «Ci sono persone che propongono servizi a domicilio, servono più controlli». Cna: «Un fenomeno che sta dilagando, concorrenza sleale»

PESARO – Decine di segnalazioni di estetiste e parrucchieri abusivi che propongono tagli e cura del corpo a domicilio.

A denunciarlo è la Confartigianato: «Con le attività chiuse per il Decreto Conte, è boom di abusivi a domicilio nel settore del benessere ed è ora di utilizzare il pugno duro. Ne abbiamo segnalate a decine agli organi di controllo» spiega Luca Casagrande, Responsabile del Settore Benessere di Confartigianato Ancona Pesaro Urbino.

«Chiediamo con forza che vengano fatti maggiori controlli – è l’appello di Casagrande – per stanare chi viola le regole. Anche i Comuni devono fare la loro parte e sollecitare maggiori controlli per verificare situazioni di illegalità».
Per la categoria: «Le norme di contenimento del contagio da coronavirus hanno involontariamente scatenato un vero e proprio mercato nero dell’abusivismo attraverso la pratica illegale dell’offerta di
servizi di estetica ed acconciatura porta a porta. Un fenomeno che sta dilagando – denuncia Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino, rispetto ad una intera categoria di artigiani onesti, chiamati da settimane a tenere chiusa la loro attività e a vedere di fatto azzerati i loro fatturati».

Come se non bastasse, «ora i nostri associati devono anche lottare a mani nude contro chi gioca sporco – continua Casagrande – cercando di aggirare le leggi e svolgendo abusivamente la professione, mettendo così a rischio la salute propria e dei nostri concittadini».

Confartigianato si fa portavoce di un appello accorato da parte dell’intera categoria del benessere, rivolgendosi anche alla cittadinanza perché segnali qualsiasi tipo di proposte di servizi da parte di chi in questo periodo effettua tagli di capelli o manicure a domicilio in barba a leggi e rischi di contagio.

«Un grido d’allarme che rivolgiamo con forza ai sindaci – sottolinea Casagrande – perché chiamino in causa tutte le forze dell’ordine; chiediamo inoltre maggiori «controlli» per stanare questo abusivismo da pandemia, così da denunciare i trasgressori, penalmente, secondo le disposizioni urgenti in materia di emergenza sanitaria Covid-19. Chiediamo di attivare un numero dove ricevere le segnalazioni e le denunce di questo tipo – è la proposta di Confartigianato – considerando che queste persone mettono a rischio la propria salute e quella dei clienti”.

Una pratica sleale più volte segnalata anche dalla Cna che anche nei mesi precedenti ha sempre denunciato la larga diffusione dell’abusivismo in questo settore. False estetiste prive di abilitazione che lavorano in nero o nel mercato grigio, godendo di vantaggi fiscali, a scapito di chi paga le tasse correttamente.

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